Sponsor e fatture gonfiate: accertamenti per oltre 150 aziende di Terni

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L’Agenzia delle Entrate dichiara guerra alle fatture gonfiate e alle false sponsorizzazioni. Nelle ultime settimane oltre 150 aziende e società della provincia di Terni hanno ricevuto avvisi di accertamento. Molti di questi riguardano proprio sponsorizzazioni a squadre di calcio e associazioni culturali.

Il meccanismo che il fisco è deciso a combattere è ben noto da tempo: l’azienda versa una piccola somma alla squadra di calcio o all’ente culturale e questa in cambio pubblicizza il marchio sulle proprie maglie o nei manifesti di promozione ad eventi. Nella fattura viene però indicato un importo molto superiore a quello realmente versato. Al momento della dichiarazione dei redditi l’azienda potrà così far valere e contabilizzare dei costi che in realtà non ha sostenuto. Il risultato è che, per il fisco, l’azienda avrà realizzato un utile più basso rispetto a quello reale e quindi pagherà meno tasse.

Per rendersi conto di quanto lo strumento della sponsorizzazione sia abusato basta considerare le cifre dichiarate dalle aziende e dalle società a cui l’Agenzia delle Entrate ha spedito l’avviso di accertamento: hanno dichiarato di aver versato per sponsorizzazioni dai 10mila ai 100mila euro. Cifre assolutamente assurde e fuori mercato per avere in cambio il logo del marchio stampato sulle divise di una squadra di calcio amatoriale o in qualche manifesto di una piccola associazione locale.

Ora il fisco passerà al setaccio le sponsorizzazioni attraverso il cosiddetto esame critico della fattura. L’antieconomicità della prestazione sarà automaticamente considerata irregolarità contabile. A difendersi non varrà nemmeno il diritto di sperperare i propri soldi poiché il fisco giudicherà questo comportamento non come magnanimo e generoso nei confronti di associazioni sportive e culturali, bensì solo come un modo per evadere le tasse.

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