Stroncone, valanga di consensi per il sindaco che ha denunciato assenteisti ma il Pd è critico

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Alberto Falcini 3“Esemplare”, “mitico”, “congratulazioni sindaco”,”un grande esempio, bravo sindaco”, “facciamolo presidente del Consiglio subito”, “sei il numero uno”, “grazie signor sindaco”, “onore al sindaco”, “bravo, bravissimo, ottimo sindaco…magari fossero tutti così”, “bravo Alberto! quanto mi piacerebbe che questa cosa fosse contagiosa”, “bravo sindaco sei una persona molto onesta, hai fatto il tuo dovere”. Sono solo alcuni dei tantissimi messaggi di totale approvazione nei confronti del sindaco di Stroncone, Alberto Falcini, che ha presentato l’esposto da cui è partita l’indagine culminata con l’arresto di 7 dipendenti assenteisti.

Il primo cittadino è stato eletto nel 2014 con la lista civica Insieme per cambiare: con il 45% aveva battuto il sindaco uscente di centrodestra Nicola Beranzoli e la candidata del centrosinistra Elisabetta Corbucci. Secondo la ricostruzione fornita anche dagli inquirenti, Falcini nei primi mesi dal suo insediamento aveva notato l’assenteismo dei dipendenti e li aveva più volte richiamati all’ordine. Non avendo ottenuto nessun cambiamento da parte dei “furbetti del cartellino”, ha spiegato di essersi sentito in dovere di denunciare tutto alla magistratura. E tale comportamento del sindaco sta oggi trovando un totale consenso dei cittadini oltre che degli stessi inquirenti.

Sulla sua decisione interviene anche la politica: il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle, Andrea Liberati, ritiene che il primo cittadino abbia compiuto “un atto non eroico, ma doveroso”, “un atto di valore”. Di diverso avviso è invece il Partito Democratico per bocca della capogruppo di Stroncone Democratica, Elisabetta Corbucci, la quale parla di un’amministrazione che “abdica al proprio ruolo di gestore, controllore e garante dei servizi al cittadino rimettendolo completamente nelle mani della magistratura”.

CORBUCCI Il comunicato di Elisabetta Corbucci del Pd:

“Gli avvenimenti di cui siamo venuti a conoscenza dalla stampa che hanno coinvolto il Comune di Stroncone, portandolo alla ribalta delle cronache nazionali, impongono la massima cautela per la loro gravità e per la percentuale di persone coinvolte. Riponiamo la massima fiducia nel lavoro della magistratura e dei Carabinieri e attendiamo il corso della giustizia.

Come gruppo consiliare di minoranza ci faremo promotori di una interrogazione al prossimo Consiglio Comunale per chiedere al Sindaco, da cui è partito l’esposto, di ripercorrere nel dettaglio il percorso che lo ha spinto a fare l’esposto/denuncia per verificare se prima di questo atto estremo, una volta venuto a conoscenza di comportamenti irregolari, siano stati messi in campo i dovuti provvedimenti disciplinari, volti anche a verificare l’esistenza e la correttezza dei controlli da parte delle figure competenti. Chiederemo, inoltre, come il Comune pensa di affrontare sul paino organizzativo ed economico la grave emergenza che si verrà a creare per la mancanza improvvisa di tutto il personale addetto a servizi esterni. Vigileremo che l’eventuale affidamento a soggetti esterni dei servizi del Comune avvenga nel rispetto delle procedure.

Alcune riflessioni di natura politica ci sembrano però doverose fin da oggi.

Che accade ad una comunità così piccola quando l’Amministrazione abdica al proprio ruolo di gestore, controllore e garante dei servizi al cittadino rimettendolo completamente nelle mani della magistratura? Cosa è venuto a mancare nella costruzione del rapporto fra il Sindaco e la struttura tecnico/organizzativa che è stato uno dei cavalli di battaglia di questa Amministrazione in campagna elettorale? E’ l’inizio di una campagna moralizzatrice contro tutti i dipendenti comunali fannulloni o si è colpito qualcuno come deterrente per prevenire/curare comportamenti irregolari di altri? Siamo di fronte ad un evento che ha impatti e risvolti più incisivi sul piano sociale o su quello economico?

Qualora la gravità dei fatti emersa dalle indagini fosse confermata in sede di giudizio, occorre che tutti, passati i clamori che un evento come questo provoca in un territorio di provincia, ci fermiamo a riflettere: da un lato su cosa sia successo all’interno del tessuto sociale stronconese se un nutrito gruppo di suoi cittadini, dipendenti del Comune, non ha saputo onorare responsabilmente il privilegio di avere un lavoro e di essere al servizio della propria collettività; dall’altro, se un ben più nutrito gruppo di cittadini gli si accanisce contro usando la gogna mediatica dei social.

Stroncone ha bisogno di ricostruire una propria narrazione, una prospettiva ampia, una speranza, un futuro per le nuove generazioni. La ricerca di giustizia che si trasforma in giustizialismo disseta la disillusione e la rabbia di tanti cittadini verso la cosa pubblica ma se non ci assumiamo la responsabilità della costruzione di una solida coscienza civica non permetteremo alla nostra città di intraprendere un cammino di rinnovamento”.

LIBERATI Questo il comunicato di Andrea Liberati del M5S:

“La vicenda dell’assenteismo nel Comune di Stroncone provoca la nausea. Fa male al cuore.

Credo che ognuno di noi, nel recepire la notizia, pensi ai tanti senza lavoro; ai tanti, troppi sfruttati; ai tanti oppressi, laureati e formati, costretti a restare a casa; ai tanti che devono lasciare l’Italia.

Ascoltiamo quotidianamente episodi non dissimili, ma, a dispetto della cronaca odierna, occorre segnalare come ancor oggi, il legislatore, la politica, non aiutino concretamente quei dipendenti pubblici che, autentici civil servant, trovano il coraggio di denunciare gli eventuali illeciti commessi in seno alla complessa organizzazione statuale. Questo favorisce, in qualunque sede, le condotte più esecrabili.

Il sindaco di Stroncone è stato protagonista di un atto non eroico, ma doveroso per un pubblico ufficiale; certo un atto di valore, specie nel Paese di Pulcinella, un Paese moralmente devastato, sfondato.

Una riflessione più compiuta sulle tante pesanti storture della P.A. non può esimerci dal pretendere giustizia, consapevoli però che certe storie sono sintomo di una profonda quanto irrisolta questione culturale, oltreché politica: è in tale cornice che il Movimento 5 Stelle opera. E ogni giorno, a ogni livello, prosegue la propria lotta per restituire ai cittadini le istituzioni, nella loro primigenia dignità”.

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  • Val

    La piddiota lo chiama “atto estremo” … è propio vero, ormai hanno perso il senso della realtà,abitutati a rubare “normalmente” si difendono a vicenda e, tipico atteggiamento mafioso, guai a parlargli di magistratura che si impiccia dei loro traffici….anche perchè sono sempre guai!!!!

  • cavaliere nero

    come si dice passato il Santo finita la festa non pagherà nessuno!!

  • Fabio

    Forse la dottoressa Corbucci,illustre componente del pd(il partito al governo che ha inasprito le pene per i lavoratori infedeli del pubblico impiego,si’ esatto,proprio il pd) dovrebbe sapere come funziona..di fronte a un reato,il Sindaco avrebbe dovuto tacere,non avvisare la magistratura,ma richiamare i dipendenti con scritti,avvisi pubblici??! Magari mettere qualche manifesto davanti la casa dei lavoratori?! Ma siamo alla frutta suvvia..Cioè ma di cosa stiamo parlando.cosa non si fa per ottenere qualche consenso? Stiamo nella vecchia logica sindacale di difendere a tutti i costi il lavoratore infedele ??bravo Sindaco! Altro che pd..di fronte a un reato,si ha l’obbligo di avvisare la magistratura.questo è un reato,e’ truffa,non è un semplice comportamento scorretto.la corbucci dovrebbe conoscere la differenza.e su un altro giornale ho letto che non occorrerebbe demonizzare i dipendenti?vedremo gli atti,ci sarà il processo è inesorabilmente scatterà il licenziamento se accertato quanto indicato..e il Sindaco e’ da premiare.

  • Rocco

    Il pd e’ critico?! Beh,.notizie su tutti i Tg,il sindaco osannato da tutti gli onesti..e il pd e’ critico.mi pare logico.ma che interrogate? La consigliera nonché dottoressa,nonché dipendente nel settore del lavoro non sa che di fronte a un reato vi è l’obbligo di denuncia?? Quanti se ne sono accorti nel corso dei mesi,ma hanno fatto finta di non vedere?? Vediamo l’esito delle indagini,ma per arrivare a questo,mi pare logico che siano licenziati. Mi pare altrettanto logica la bella figura del pd.che poteva stare zitto..

  • Giorgio

    L’invidia gioca brutti scherzi eh..se invece di 7 lavorava uno solo,basta semplicemente attingere al personale della provincia in esubero..e il gioco è fatto.grande Sindaco!!

  • robersis

    Perché sorprendersi della trasformazione dei comunisti. Si è già passati da sfruttati a sfruttatori, cosi come da poveri operai a banchieri, basta guardare dove, alle ultime votazioni, hanno preso voti.

  • Diego g.

    Brava la Corbucci…resta fuori dal coro che è’ meglio.bisogna imparare a volte..basterebbe tacere invece di fare propaganda su queste vicende.il Sindaco e’ un grande.

  • Diego g.

    Su una intervista su un altro giornale la corbucci parla di aratro…ma vi rendete conto?!? Vada a zappare via…forza sindaco

  • Ricci Umberto

    Caro grande Sindaco….non c’è bisogno di far benedire la tua fascia tricolore dal Papa(come qualche Sindaco ha già fatto….) —l’hai onorata tu!!!!! Grande… Un caro abbraccio Umberto Ricci