Studio Sentieri, a Terni migliaia di vittime dell’inquinamento: eccesso di morti, tumori e ricoveri

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inquinamentoDuecentosessantacinque (265). E’ il numero delle persone morte a Terni tra il 2003 e il 2010 che, secondo la statistica, non sarebbero dovute morire. Centonovantanove (199) sono quelle che, tra il 1996 e il 2005 non avrebbero dovuto ammalarsi di tumore e che invece lo hanno contratto. Tremiladuecentonovantuno (3291) i ricoveri ospedalieri in eccesso registrati tra il 2005 e il 2010. Sono gli agghiaccianti dati che si ricavano dalla relazione della seconda parte di “Sentieri”, lo studio del Ministero della Salute e dell’Istituto superiore di sanità che ha preso in esame 18 siti contaminati (tra i quali, appunto, Terni). E sono ancora più raggelanti se si considera che, per quanto riguarda il numero di morti in eccesso, non sono compresi gli anni 2004 e 2005.

Il nuovo rapporto pubblicato ieri prende in esame le aree italiane maggiormente esposte all’inquinamento ambientale e che siano dotate di un registro dei tumori (18 aree). Per ognuno viene valutata la mortalità (confronto tra il numero dei morti registrato e quello che sarebbe stato normale si fosse verificato in assenza di particolari fattori), l’incidenza oncologica (confronto tra il numero di malati di tumore registrato con quello che sarebbe stato normale si fosse registrato), ed il ricovero ospedaliero (confronto tra il numero di ricoveri ospedalieri verificato con il numero di ricoveri che sarebbe stato normale registrare).

In alcuni casi, lo studio Sentieri descrive un diretto nesso tra inquinamento ambientale e un eccesso di un determinato tipo di mortalità o patologia. E’ il caso dell’eccesso di ricoverati per le malattie respiratorie di uomini e donne di Terni: caso che viene citato come “evidenza a priori”. Anche l’eccesso di casi di mesoteliomi registrati a Terni viene messo in diretta connessione con la situazione ambientale (in particolare con l’attività industriale siderurgica). Nello studio viene poi specificato che è “più complesso commentare incrementi per patologie con eziologia multifattoriale in siti industriali con sorgenti emissive molteplici ed eterogenee”. Insomma, in molti casi è difficile stabilire nessi diretti tra un determinato tipo di emissioni ambientali e una determinata patologia. L’anomalo eccesso di mortalità, malati tumorali e ricoveri ospedalieri che si registra a Terni in medio-lunghi periodi lascia però pochi dubbi sulla situazione della Conca.

Per quanto riguarda la mortalità, tra il 2003 e il 2010 (escludendo gli anni 2004 e 2005 che il rapporto Sentieri non ha potuto rilevare) a Terni sono morti 3805 uomini (147 in più del normale, 4% in eccesso) e 4029 donne (118 in più del normale, 3% in eccesso).  Tra le cause si riscontra un 3% in eccesso di morti per tumore sia nelle donne che negli uomini. In sostanza, rispetto ad una situazione normale, a Terni sono morte di cancro troppe persone. Inquietante l’eccesso di morti per tumore maligno della trachea, dei bronchi e del polmone: 9% negli uomini e 15% nelle donne.

Tra il 1996 e il 2005 a Terni si sono ammalati di tumore 3736 uomini (109 in più del normale, 3% in eccesso) e 3089 donne (90 in più del normale, 3% in eccesso). Nel dettaglio il rapporto mette in luce un eccesso di tumori al polmone del 14% negli uomini e del 18% delle donne, un eccesso di mesotelioma negli uomini del 164%, un eccesso di tumori al rene e alle vie urinarie negli uomini del 31% e nelle donne del 16%, eccesso di linfomi non-Hodgkin negli uomini del 24%.

Tra il 2005 e il 2010 sono stati ricoverati in ospedale 25.381 uomini (1437  in più del normale, il 6% in eccesso) e 28.329 donne (1854 in più del normale, il 7% in eccesso). Tra le cause si registra un eccesso di ricoveri per tumori (+4% negli uomini e +2% nelle donne), per malattie del sistema circolatorio (+4% negli uomini), per malattie cardiache (+3% negli uomini). Secondo i ricercatori dello Studio Sentieri, c’è in particolare l’eccesso delle malattie dell’apparato respiratorio (+9% negli uomini e +12% nelle donne) ad essere direttamente connesso con la situazione ambientale.

Nella parte conclusiva si legge: “Si osservano eccessi nei ricoveri per le malattie respiratorie di interesse a priori per le esposizioni ambientali presenti nell’area. Non sono state reperite pubblicazioni scientifiche di interesse specifico sull’area di studio. La presenza contemporanea di eccessi del tumore polmonare e delle malattie respiratorie in entrambi i generi, ai quali possono aver contribuito le abitudini al fumo e l’inquinamento dell’aria anche di origine industriale, ed eccessi del mesotelioma pleurico negli uomini in un polo siderurgico, richiede l’avvio di un approfondito e sistematico piano di monitoraggio ambientale e di sorveglianza epidemiologica finalizzato all’individuazione e abbattimento delle sorgenti di inquinamento atmosferico”.

In sostanza i ricercatori di Sentieri consigliano l’esatto opposto di ciò che è stato fatto fino ad oggi. Basta leggere ciò che affermava il sindaco di Terni, Leopoldo Di Girolamo, soltanto 2 mesi fa (qui l’articolo). Per evitare che la Regione istituisse una Commissione sull’ambiente di Terni, Di Girolamo dichiarava: “Le questioni che riguardano le tematiche ambientali di Terni sono ampiamente conosciute, analizzate e messe in evidenze da studi approfonditi e rilevanti”.

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