Ternana, col Brescia Sala, Avenatti e (forse) Tascone dall’inizio

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Breda TernanaSala e Avenatti dall’inizio, molti giovani in corso. Questa sarà la Ternana anti-Brescia dell’ultima di campionato. Il tecnico Roberto Breda lo ha annunciato alla fine dell’allenamento di rifinitura, parlando ai cronisti. Non giocherà invece Troianiello: “Ne abbiamo parlato e abbiamo condiviso il fatto che magari far esordire un Primavera è meglio, tanto a lui non cambia molto. Qualche Primavera potrebbe partire dall’inizio (Tascone? ndr)”, ha detto il tecnico che poi ha sottolineato come comunque non sarà la classica gara di fine stagione: “In settimana hanno lavorato bene, e in gara dobbiamo essere fedeli a noi stessi e cercare di fare la nostra partita al meglio. Il Brescia ha buone individualità, non viene certo a passeggiare. Non giocheranno tutti i giovani, qualcuno si, ma sempre rispettando la gara. Quindi daremo il massimo, come abbiamo sempre fatto”.

Poi è stata l’occasione, probabilmente l’ultima da allenatore rossoverde, per chiarire alcune situazioni: “E’ stato Acri a volermi a Terni – dice – anche se prima non ci conoscevamo. La sua assenza ci ha fatto trovare nuovi equilibri, poi il rapporto che abbiamo avuto tutti e stato sempre molto stretto. Avevamo un ottimo rapporto, ma quando è stato mandato via anche Sebastiano Siviglia si è messo a disposizione e il suo lavoro lo ha fatto bene. Ci sono situazioni con piú interlocutori ma non e detto che sia un bene; noi abbiamo sempre trovato soluzioni”.  Una stagione complessa, che Breda ha affrontato nel suo stile, vale a dire senza mai alzare i toni: “A me piace lavare i panni sporchi in casa, anche se non mi sento un giudice. A Vicenza abbiamo giocato al di sotto delle nostre potenzialità, ma è una cosa condivisa: ero critico con tutti, anche con me stesso. La gara che maggiormente mi ha soddisfatto? Non ci ho mai pensato, magari le partite con Vicenza e Bari dell’andata, perchè ci ha permesso di credere nel nostro lavoro, o a Latina, perchè venivamo dal derby e non avevamo tempo di prepararla. Gruppo invece lo siamo sempre stati, da subito”.

E poi la vicenda Masi, sulla quale il tecnico a suo tempo mise la faccia insieme ai giocatori, a sostegno del ragazzo: “Quello che conta è essere coerenti: noi abbiamo tutti rispettato la scelta, ma  sentivamo comunque il dovere di fare qualcosa.- spiega -Nel mio lavoro non serve per forza il consenso, ma conta la sostanza”. E sui derby: “La reazione della piazza è legittima, ci deve essere malumore. Se avessi fatto un’analisi di comodo, avrei detto che le prestazioni le abbiamo fatte, ma a dire tutto avremmo potuto fare qualcosa di diverso, io per primo, anche se non so cosa. Col Perugia e con l’Ascoli non abbiamo demeritato, ma con il Novara abbiamo raccolto di piú”. Inutile chiedergli invece del suo futuro: “Per ora non ho avuto nessun contatto – conclude – Finiamo bene a poi vedremo se è il caso di confrontarci: nel caso ci fosse condivisione di percorso e obiettivi si potrà valutare”.

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