Terni, acquedotto Terria-Pentima, un sit-in “gastronomico” per dire “no” alla nuova opera

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Cantiere TerriaUn evento per dire no all’acquedotto Terria-Pentima. Gli attivisti ambientali del comitato contro l’acquedotto della Valerina (contro il quale si è schierato anche il Movimento 5 Stelle) hanno organizzato per il prossimo 8 maggio un sit-in a Terria, nei pressi del cantiere: “No all’opera “magna” magna, magnamoce sopra” è il titolo dell’iniziativa che prevede “Bruschette, salsicce e vino per tutti”. L’iniziativa è stata promossa tramite un volantino che circola in rete.

Il progetto dell’acquedotto prevede che siano realizzati 9 pozzi e l’opera si estenderà per circa 24 chilometri attraversando i comuni di Ferentillo e Arrone, toccando anche Papigno: per far scorrere l’acqua è prevista la costruzione di una tubatura in ghisa di 600 mm di diametro, con una portata di 400 litri al secondo. Il Servizio Idrico Integrato lo sta realizzando con fondi della regione (20 milioni di euro): sarà inaugurato entro il 2018.

LA POLEMICA – Secondo il Sii, l’acquedotto – che ha già ottenuto tutte le autorizzazioni – risolverebbe molti problemi, relativamente alla necessità  di garantire acqua potabile anche in situazioni di inquinamento. Gli ambientalisti e alcuni partiti politici (tra i quali anche Rifondazione Comunista) ritengono invece inutile e dannosa la sua costruzione in quanto capterebbe 24.000 litri al minuto delle acque del fiume a 300 metri di profondità e senza applicare il principio di precauzione, potrebbe mettere a rischio la portata del Nera e la vita stessa della Valnerina” e propongono, per evitare le attuali perdite, pari al 40% della portata dell’acqua di intervenire sulle infrastrutture per una adeguata manutenzione.

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