Terni, albanese espulso per la terza volta, agli agenti: ”Tanto io rientro, ci vediamo fra pochi giorni”

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Ieri un cittadino albanese di 32 anni è stato espulso dall’Italia per la terza volta e probabilmente non sarà l’ultima. Mentre veniva accompagnato presso il centro espulsione di Bari, l’uomo ha infatti detto agli agenti che sarebbe tornato in Italia tra pochi giorni. Il tono strafottente adottato del 32enne deriva dalla consapevolezza che ad oggi nessuno possa davvero impedirgli di rientrare.

L’uomo è stato fermato ieri dalla Volante ad un posto di controllo, mentre era alla guida di un’auto. Agli agenti ha mostrato un passaporto biometrico (grazie al quale i cittadini albanesi possono entrare in Italia senza l’obbligo di dichiarare la loro presenza in questura), e dal timbro di entrata, risultava essere in regola con le norme sull’Immigrazione. Un agente, però, lo ha riconosciuto: si ricordava infatti di una recente espulsione. Portato in questura, gli accertamenti fotodattiloscopici hanno dato ragione all’agente: l’uomo infatti era stato espulso, anche se il nome di battesimo era diverso.

Sembra che in Albania per ottenere un documento di identità, passaporto compreso, basti dichiarare le proprie generalità in presenza di un testimone che conferma la dichiarazione: e proprio grazie a questo nuovo passaporto l’uomo aveva tentato di rientrare, una prima volta a Bari, dove però è stato respinto grazie alla comparazione delle impronte digitali, e una seconda volta, dopo due giorni, dalla Grecia, dove evidentemente è riuscito a passare. Ieri è stato arrestato, espulso di nuovo, ed accompagnato dai poliziotti dell’Ufficio Immigrazione al CIE di Bari; quando sono arrivati a destinazione, l’uomo con fare strafottente e con tono di sfida, ha detto agli agenti: “Tanto io rientro! Ci rivediamo fra pochi giorni!”.

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