Terni, antenne di Miranda, Braghiroli: “Sospesa variante, prima vittoria della comunità”

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Patrizia BraghiroliIeri la Commissione consiliare ha votato la sospensione della variante urbanistica che avrebbe ulteriormente legittimato la permanenza delle antenne a Miranda. A spiegarlo è il consigliere comunale del Movimento 5 Stelle, Patrizia Braghiroli.

“Ci siamo riusciti – scrive il pentastellato – abbiamo finalmente messo in evidenza l’inutilità di una variante urbanistica che la giunta Comunale aveva approvato nell’aprile dell’anno corrente e siamo usciti dalla Commissione consiliare che si è svolta questa mattina con l’accordo della sospensione del procedimento amministrativo di quella variante tanto discussa e contestata dal Comitato Miranda. Variante che prevedeva l’individuazione dei siti d’installazione degli impianti di radiodiffusione nell’area della vetta di Miranda e nell’area di Rocchetta a Monte Sant’Angelo prevedendo un cambio di destinazione d’uso da zona agricola e boscata a zona per infrastrutture tecnologiche e distributive generali. Anche il dirigente Fattore di fatto ha confermato l’inutilità della Variante, inutilità avvalorata dal fatto che la Legge Regionale 1/2015 all’art. 85 ed 89 consente oggi la possibilità di realizzare infrastrutture a rete o puntuali di rilevante interesse pubblico anche in zona Agricola e in zona Boscata”.

“La delibera – prosegue Braghiroli – di fatto garantirebbe ai proprietari delle antenne di Miranda vetta la legittimazione delle loro emittenti, e non consentirebbe affatto la loro delocalizzazione. Quello su cui secondo noi deve puntare l’amministrazione è fare ciò che non è stato fatto finora fino ad ora: trovare subito una soluzione alternativa cioè quella di consentire una delocalizzazione ed accorpamento delle emittenti di Miranda Vetta al sito della Rocchetta di Monte Sant’Angelo, un terreno pubblico di proprietà del Comune di Terni, privo di abitazioni nelle vicinanze favorendo la delocalizzazione tramite un Piano di incentivi che renda economicamente vantaggiosa l’opzione di spostamento delle emittenti in tale sito”.

“Questo – prosegue il consigliere – è necessario al fine di iniziare un processo di bonifica del sito Miranda Vetta preceduto da un monitoraggio continuo ed anche auto-controllato dai cittadini e garantire così, al di là delle esigenze delle imprese e alla libertà di comunicazione, la tutela della salute dei cittadini”.

Braghiroli ripercorre infine la storia della vicenda: “Il caso delle antenne di Miranda nasce negli anni ‘50 quando venne posizionata in vetta un’antenna RAI. Seguirono negli anni il proliferare di piccoli impianti localizzati nel bosco, in prossimità delle abitazioni, fino a giungere alla promessa, da parte dell’Amministrazione, che la costruzione di una nuova grande antenna nell’area definita “Miranda vetta” avrebbe accorpato ed eliminato tutte le antenne in prossimità delle abitazioni nelle zone boscate in attesa di una delocalizzazione delle stesse su aree diverse. Ciò non si è mai di fatto verificato, anzi dopo circa 12-13 anni fu costruita una nuova antenna a Miranda vetta che oggi è piena di emittenti televisive”.

Prosegue il consigliere: “La delibera di Giunta Comunale dell’aprile 2015 trasformando Miranda vetta in zona per infrastrutture tecnologiche e distributive generali, potrebbe non consentire comunque un risanamento delle aree boscate in prossimità delle abitazioni, questo perché la Legge Regionale permette comunque la realizzazione di tali impianti in zone boscate, e poiché gli impianti presenti in tali aree hanno ottenuto una concessione edilizia in sanatoria in virtù del condono dell’85, quindi dal punto di vista urbanistico-edilizio sono di fatto legittimate, ma di fatto la Delibera garantirebbe solo lo status quo”.

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