Le prime intercettazioni telefoniche raccolte nell’indagine giudiziaria su appalti concessi dal Comune di Terni ad alcune cooperative scuotono ancora la città. Oggi Il Fatto Quotidiano riporta un passaggio più ampio dell’intercettazione telefonica che era già stata pubblicata ieri. E Il Messaggero ne riporta un’altra da cui emergerebbe “il patto del biscotto”.
Questa la ricostruzione del quotidiano diretto da Marco Travaglio. L’amministratore delegato della All Food, Massimo Piacenti, è al telefono con Sonia Berretini, ex assessore alla Cultura del Comune di Terni e moglie del senatore Pd Gianluca Rossi. Si parla dell’appalto delle mense scolastiche.
Piacenti: “Io sono un grande ottimizzatore. Tu pensa, siccome io nelle ultime elezioni finanziai il sindaco con 3mila euro, lui me ne porta 15 milioni de lavoro”.
Berrettini: “Sti cazzi”.
Piacenti: “Lui me porta 15 milioni de lavoro, cioè, nessuno è riuscito a far rendere tremila euro come me”.
Berrettini: “Oddio, te porta 15 milioni de lavoro, ma non so’ 15 milioni de guadagno”.
Ridono
Questa mattina è stata inoltre resa pubblica da Il Messaggero un’altra intercettazione, in questo caso tra due dirigenti di cooperative. Il quotidiano ricostruisce così la vicenda. La telefonata risale al 24 agosto scorso tra Nicola Cimadoro della coop Solco e Sandro Corsi della coop Actl. Argomento principale è l’affidamento della gestione del verde pubblico (uno degli appalti finiti al centro dell’indagine della magistratura nell’Operazione Spada).
Scrive Il Messaggero citando un’informativa della squadra mobile e della guardia di finanza: “Corsi e Cimadoro parlano di una gara che hanno vinto con l’Asm. Corsi precisa che sono due volte che la sua cooperativa non partecipa alle gare per la storia delle paghe e tale coso (non meglio precisato) lo rassicura dicendogli che con le gare vinte fanno il subappalto”.
“Anche perché mo’ – dice a un certo punto Cimadoro – è scappato fori che ci sta… sto biscotto che lo dovemo divide in setto o otto”.
