Terni, AST, un 2017 tra proclami di vendita e un’utile da 87 milioni di Euro

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1 miliardo e 674 milioni di fatturato e utile di 87 milioni. Questi i numeri per il 2017 per AST, numeri che ha dispetto delle polemiche e delle minacce di vendita raccontano più di oggi parola il momento positivo per l’azienda, con l’utile che è passato dai 3 milioni dello scorso anno agli 87 dell’anno fiscale appena concluso.

“Un anno in cui Acciai speciali Terni ha affrontato sfide e cambiamenti significativi – dichiarano dall’azenda – all’interno di quella che è stata una vera e propria trasformazione della fabbrica. L’utile conferma che la strategia intrapresa è quella giusta, che il riposizionamento di AST sul mercato globale sta portando i suoi frutti e che l’azienda opera in relativa serenità in un contesto, quello siderurgico, ancora difficile.”

“È importante sottolineare che le condizioni di mercato hanno giocato un ruolo significativo in questi risultati – sottolineano – l’utile ha beneficiato della spinta positiva data dall’aumento dei prezzi delle materie prime che ha determinato un effetto contingente di rivalutazione del magazzino, oltre all’impatto della rivalutazione delle imposte differite, ma va evidenziato che questi numeri sono stati raggiunti migliorando la produttività, intervenendo sulle inefficienze e mettendo fine a un lungo periodo di pratiche fraudolente ai danni dell’azienda.”

Ottimi numeri per il 2017 insomma con “la produzione di acciaio liquido è salita a 958,9 kton (+17 kton), la produzione per vendita a 861,3 kton (+19 kton) mentre lo spedito è rimasto praticamente stabile a 848,8 kton (-3 kton). Gli investimenti sono aumentati a 58,2 milioni di €, con un incremento di 13,8 milioni di € rispetto all’esercizio precedente”

“Il mezzo per affrontare queste sfide è stato e continuerà ad essere l’applicazione della Lean Transformation, una filosofia di vita e di lavoro sperimentata per la prima volta all’interno di un sito siderurgico. A settembre 2016 cominciava il viaggio di AST verso il miglioramento continuo, un percorso nato dalla necessità di cambiare pelle per raggiungere nuovi obiettivi, all’interno di un mercato sempre più competitivo, puntando a qualità e innovazione. Da allora sono aumentati i controlli e migliorati i processi di acquisto, privilegiando la puntualità delle consegne e la diminuzione dei reclami.”

“Sono state ottimizzate procedure e processi produttivi, applicando la logica del miglioramento continuo, con strumenti aziendali innovativi per la siderurgia. Il miglioramento continuo – commenta l’azienda – include l’evoluzione del rapporto tra attività produttiva e ambiente. Seguendo le politiche più innovative nel campo dell’ economia circolare, l’azienda ha lanciato due progetti: la riqualificazione del parco scorie, che diventerà un grande spazio verde attrezzato, a disposizione di tutta la città e il bando internazionale per il riciclo della scoria derivante dalla produzione di acciaio inox , giunto in questi giorni alla fase conclusiva del suo iter.”

“Una tappa fondamentale – conclude l’azienda – lungo il percorso di rinnovamento è stata la scelta di contrastare in maniera forte e determinata la corruzione in tutte le sue forme, coltivando onestà, coerenza e lealtà, come valori fondamentali per l’Acciaieria e per tutto il territorio. Un impegno concreto, che ha avuto il suo riconoscimento con l’adesione di Acciai Speciali Terni a Transparency International e l’invito rivolto all’Azienda dal Ministero degli Affari Esteri, per condividere la propria esperienza in occasione del Business Integrity Day, organizzato lo scorso 12 dicembre nella sede OCSE di Parigi, di fronte ai delegati di tutto il mondo.”

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