Terni, bilancio 2014, opposizioni unite nel chiedere rinvio della votazione

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Palazzo Spada 3Questa volta le opposizioni marciano insieme, unite contro la modalità di procedere della maggioranza. Movimento 5 Stelle, Fratelli d’Italia, I Love Terni, Il Cammello, Forza Italia e Paolo Crescimbeni chiedono il rinvio della votazione del bilancio 2014 del Comune di Terni (previsto per il 29 e 30 settembre) poiché “non ci sono le condizioni per procedere”. 

Tutte le opposizioni sono sulle stesse posizioni ed hanno diramato un comunicato stampa congiunto:

“In queste ore si sta consumando all’interno del Consiglio qualcosa che difficilmente trova precedenti nella storia democratica della nostra città. Un totale cortocircuito sotto il punto di vista procedurale ma soprattutto sostanziale con cui viene messa a repentaglio la stabilità delle finanze dei cittadini. Una forzatura della maggioranza che impedisce alle opposizioni di adempiere al presidio democratico di garanzia e controllo.

I revisori dei conti hanno espresso parere non favorevole, in merito al fondo di svalutazione crediti previsto dal bilancio approvato in giunta, giudicato dagli stessi non adeguato a costituire sufficiente garanzia all’imponente mole di crediti sostanzialemente inesigibili che il Comune vanta. Questa allarmante valutazione a nostro avviso, rende ancora più necessario un confronto democratico fra maggioranza ed opposizioni nelle opportune commissioni, un confronto volto a garantire gli interessi della cittadinanza.

Invece ci troviamo a riscontrare come una maggioranza fresca di tirata d’orecchi della corte dei conti, preferisca procedere correndo, in modo irrituale, tentando di evitare quel confronto con le opposizioni che dovrebbe essere ormai prassi consolidata quando si trattano determinati temi.

Questo è accaduto in terza commissione dove l’assessore Piacenti D’Ubaldi in seduta di commissione, ha annunciato un robusto emendamento strutturale che si prefigura come determinante per l’intero impianto e di cui non è possibile discutere superficialmente come un ordinario emendamento. Alla nostra richiesta di condivisione per entrare nel merito della modifica ci è stato risposto negativamente.

Cambia assessore di competenza ma non cambia la dinamica, dopo lunghi ritardi senza i giusti tempi di analisi e dibattito, saremo costretti a pronunciarci in consiglio comunale sul piano triennale delle opere pubbliche, direttamente collegato al bilancio di previsione. Un piano caratterizzato dal maxi pacchetto di 67 emendamenti presentati dall’assessore Bucari, emendamenti collegati strettamente ad esempio con il piano delle aree PEEP e PAIP e il piano delle alienazioni e delle valorizzazioni immobiliari, tutti temi all’ordine del giorno del prossimo consiglio ma mai discussi in commissione, visto che si è rimandata la votazione a data da destinarsi.

La verità è che con fretta e pressappochismo disarmanti si chiede nei fatti di approvare un piano senza avere la cognizione di causa di quello che si sta votando e ancor più paradossale appare come ci possa essere chiesto di esprimerci su un bilancio senza avere idea di quali siano i contenuti dello stesso.

Tanto per fare un esempio su quali potrebbero essere le conseguenze di questo modo di agire della maggioranza, scomposto e disorganizzato, il piano triennale delle OOPP prevede un investimento di oltre un milione di euro per l’ex Casa di cura di Colle Dell’Oro che il piano delle alienazioni pone in vendita. Qual è allora il senso di questo investimento, visto che difficilmente la vendita consentirà di valorizzarlo?

Senza avere la possibilità di discutere nel merito viene richiesto alle opposizioni di esprimere un parere sul bilancio preventivo 2014. Al di là del gioco delle parti, in discussione c’è la stabilità finanziaria del nostro comune e il bene collettivo di tutti, ecco perchè in maniera unanime le opposizioni chiedono che venga rimandata l’approvazione dello stesso al momento in cui ci sarà un quadro chiaro e le condizioni per procedere alla votazione”.

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  • Annibale

    La fiera de lu billu ci ha rotto le scatole