Una casa di appuntamenti a Terni, nel quartiere di Borgo Bovio, gestita da un giovane cinese pregiudicato e da una donna connazionale che faceva da maitresse, accogliendo i clienti e indirizzandoli nelle camere delle prostitute. La polizia l’ha individuata e chiusa ieri ed ha denunciato a vario titolo i due orientali.
Le indagini sono partite da delle inserzioni pubblicate su siti online. Gli agenti hanno ascoltato diversi clienti della casa chiusa ed hanno appreso il modus operandi: dopo una prima telefonata, il “consumatore finale” veniva accolto dalla 45enne alla quale pagava 50 euro ed era così affidato ad un’altra connazionale che forniva la prestazione sessuale. A frequentare la casa chiusa erano soprattutto uomini tra i 60 e i 70 anni. Nell’appartamento c’era tutto l’occorrente: profilattici, oli e lubrificanti oltre a delle mele poggiate a terra: utili, secondo la tradizione cinese, a scacciare gli spiriti maligni.
Il 25enne, che aveva precedenti per rapina e violenza, è stato denunciato per sfruttamento della prostituzione, mentre la donna è stata denunciata per non aver ottemperato ad una precedente espulsione dall’Italia.
