Terni, CasaPound ricorda i martiri delle Foibe. Contemporaneo presidio antifascista

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foibe Casapound Terni 2Sabato a Terni CasaPound ha ricordato i massacri delle Foibe con una manifestazione. Contemporaneamente la Rete Antifascista Ternana (Rat) ha dato vita ad un presidio antifascista (che ha impedito la partenza del corteo che Casapound aveva in programma). Tra i due gruppi è sempre rimasto presente un cordone di forze dell’ordine e non si sono verificati problemi.

foibe Casapound Terni 4CASAPOUND Piergiorgio Bonomi, responsabile Casapound Terni, in un comunicato traccia un bilancio e afferma: “Come ogni anno CasaPound Italia Terni è l’unica formazione politica che ricorda a Terni il dramma delle Foibe. Al presidio da noi organizzato hanno partecipato circa 60 persone tra militanti e comuni cittadini; l’evento, terminato con la deposizione di fiori nella via intitolata solo un anno fa alle vittime delle Foibe, si è svolto normalmente; ci dispiace solamente che a Terni ci siano ancora individui che organizzano contro-manifestazioni sulle Foibe, spendendo parole vergognose che offendono la memoria delle vittime di quella tragica pagina di storia. Ci dispiace anche, ma non ci stupisce, che oltre a non organizzare celebrazioni per il 10 febbraio, alcuni esponenti delle istituzioni, che ricoprono la carica di Assessore, si schierino apertamente con questi individui, partecipando ad un presidio che, tra l’altro, non era autorizzato, ed è stato svolto proprio nel punto dove doveva partire il nostro corteo”.

foibe Casapound Terni 3“Poco male – conclude Bonomi – il buon senso non alberga di certo in loro, ma in chi come noi, nonostante fossimo in possesso di regolari permessi, ha deciso di modificare il percorso; per fare quello che dovevamo fare, quello che ogni italiano dovrebbe fare, quello che è riconosciuto istituzionalmente con la giornata del ricordo: rendere omaggio a chi ha perso la vita per il solo fatto di essere italiano”.

presidio antifascistaANTIFASCISTI Soddisfazione arriva dagli organizzatori del presidio antifascista che parlano di circa 200 partecipanti. Il presidio si è svolto sotto palazzo Spada, proprio dove sarebbe dovuto partire il corteo di CasaPound (che per questo ha rinunciato al corteo limitandosi ad un tragitto più breve e alla deposizione della corona di fiori sotto alla targa toponomastica di via Vittime delle Foibe).

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  • Alessandro

    La stampa e parte delle istituzioni continuano superficialmente e pericolosamente a dare spazio e legittimare una forza anti-costituzionale e intollerante. La storia insegna che questo tipo di atteggiamento, ha spesso portato al peggio.

    “Sbagliato utilizzare il tema delle foibe in chiave revanscista”

    17.02.2014 – ore 13:01 – Il consigliere Mauro Nannini interviene sulle polemiche che hanno accompagnato la manifestazione di sabato 15 febbraio

    (Ufficio Stampa) – “Crediamo si renda necessaria una riflessione franca su quanto accaduto sabato 15 febbraio. Una giornata che in qualche modo chiudeva il ciclo delle iniziative valentiniane e che è stata turbata dall’accondiscendenza che è stata concessa alle organizzazioni neo-fasciste di utilizzare il tema della giornata del ricordo come scudo dietro al quale legittimarsi agli occhi dell’opinione pubblica”. Lo scrive in una nota il presidente del gruppo consiliare Fds/Prc, Mauro Nannini.
    “Innanzitutto – continua Nannini – la scelta di promuovere tale evento in un giorno diverso da quello ufficiale della commemorazione delle vittime delle foibe, nel bel mezzo della settimana di festività che ha visto la nostra città attraversata da molteplici iniziative culturali, gastronomiche e che ha visto un’affluenza enorme di cittadini e famiglie. Il tentativo che ogni anno si rinnova è quello di utilizzare i morti come cavallo di Troia per entrare in una città che ha sempre ripudiato le ideologie intolleranti. Questo tentativo di mimetizzazione va avanti da anni nella città di Terni, strumentalizzando tematiche largamente condivise al solo fine di non poter essere attaccati nel merito”.
    “Il tema delle foibe – si legge più oltre nella nota – è il miglior modo per riuscire ad entrare indisturbati in città, da sempre infatti la tragedia Istriana viene utilizzata in modo strumentale dalle destre italiane per riuscire a riscattare la loro coscienza politica: equiparando le vicende istriane a quelle legate alla carneficina-nazi fascista che ha originato l’olocausto, farcendo il tutto con politiche contro la resistenza partigiana e retoriche nazionaliste che vedono noi italiani passare magicamente dalla parte di vittime innocenti, dimenticando che siamo stati prima di tutto carnefici”.
    “Noi – scrive Nannini – non sosterremo mai posizioni negazioniste. La vicenda degli italiani d’Istria va contestualizzata dentro un arco temporale che ha visto l’Italia fascista forza occupante e totalizzante. Occorre contemplare il prezzo pagato dalle popolazioni slave in vent’anni di occupazione, un aspetto che certo deve far riflettere per un’attenta e non strumentale analisi della storia e delle sue conseguenze”.
    “Il fatto che una vicenda storica “sensibile” come quella delle foibe – prosegue la nota – debba essere utilizzata per legittimare manifestazioni neo-fasciste piuttosto che per stimolare anche nella nostra città una serie di dibattiti e convegni di profilo storico culturale, la dice lunga sul vero obbiettivo che si cela dietro al presunto “ricordo”, quello appunto di sdoganare le nefandezze che i fascisti produssero in terra d’Istria durante i decenni di occupazione, una triste operazione revanchista a cui la città ha risposto con una larghissima presenza delle sue forze vive, democratiche e militanti”.
    “Da questo punto di vista ribadiamo l’inopportunità di non aver in alcun modo impedito tale operazione. Le istituzioni potevano e dovevano fare di più, se non si è prodotta una vera e propria marcia che originariamente doveva aver luogo sotto il Comune di Terni, lo si vede alla fortissima partecipazione della città, grazie alla rete antifascista, che tiene ben salda la memoria storica e che non ha nessuna intenzione di legittimare movimenti alla cui base è radicato un profondo senso anti-istituzionale, nazionalista e xenofobo”.
    “Vorremmo ricordare – conclude Nannini – che lo stesso Consiglio comunale si è dotato l’anno scorso di una delibera che impedisce questo tipo di tentativi, delibera alla quale Il partito della Rifondazione comunista e la Rete Antifascista intendono far rispettare ad ogni costo, anche occupando le piazze se necessario, ma nello spirito della difesa dei simboli democratici e costituzionali di questa città, a partire dal suo Comune”.

    • gennaro diniz

      i personaggi politici e nella fattispecie il consigliere farebbero bene ad occuparsi di problematiche reali, tipo aidas, visto che il sociale dovrebbe essere una sua prerogativa oppure in materia ambientale della deturpata terni, in passato argomento sensibile alla sinistra, anzichè giocare il sabato pomeriggio a “regina reginella” con casapound e i “simpatici” “giovanotti” (???) della RAT…….. RIDICOLI……

  • Luigi

    In pratica i cosiddetti antifascisti si comportano da fascisti negazionisti per impedire una pacifica commemorazione… e magari cercavano anche lo scontro per avere la scusa di additare i militanti di Casapound quali violenti… sono rimasti con un palmo di naso. Anche atti di coercizione volti a nascondere o dissimulare la verità sono atti fascisti.

  • Carmelo

    Bravi i Ragazzi di Casa Pound che hanno scelto di non rovinare una iniziativa più che legittima. La forza non sta nel ricercare lo scontro ma nel sapere quando evitarlo non accettando provocazione alcuna al solo fine di non turbare un momento di necessario ricordo di vittime cadute solo per il fatto di essere Italiani !!!