Terni, Commissari mense: “Basta insulti dal CoSec, andremo sino in fondo”

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Mense scolasticheVolano gli stracci nella vicenda delle mense comunali. Nonostante l’annuncio del Comune del mantenimento del “cotto e mangiato”, la vicenda è tutt’altro che finita e anzi si inasprisce, dopo che i genitori (il CoSec) avevano abbandonato la sala per protesta nei confronti del Comune stesso, chiedendo l’azzeramento della delibera e la ripartenza daccapo.

In una nota, Patrizia Marinelli, la portavoce del Comitato Commissari Mense, va all’attacco: “Se qualcuno ancora non lo ha capito, o ha fatto di tutto per non intenderlo, ricordiamo di nuovo che siamo stato noi a scrivere e presentare ai consiglieri comunali il primo atto di indirizzo per le cucine in loco; a cercare sin dall’inizio il dialogo con l’amministrazione comunale e tutte le forze politiche presenti in consiglio comunale; a mantenere l’attenzione sul diritto dei nostri figli ad avere una refezione scolastica di qualità; a basare la nostra insistenza sul mantenimento delle cucine in loco dove presenti. E siamo ancora noi a mantenere il dialogo con l’amministrazione comunale, perché la questione ancora non è conclusa; ad insistere sulla necessità di mantenere le cucine in loco come cardine di un servizio di qualità; ad essere presenti al tavolo perché vogliamo ancora essere propositivi. Se a qualcuno questo dà fastidio, non è un problema nostro”.

Il clima fra le due parti era già teso: da una parte il CoSec che aveva minacciato il ricorso al Tar per impugnare la delibera comunale riguardante i costi del servizio di refezione, dall’altra il Comitato Commissari Mense, deciso ad arrivare sino in fondo nel tavolo con il Comune: “E’ un problema, invece – scrive Marinelli nella nota – sentire continuamente le offese lanciate da chi, è evidente, non è abituato a dialogare, a discutere (anche in maniera animata, quando serve) perché chiaramente troppo assottigliato sulla posizione del Marchese del Grillo (…) E soprattutto la sottoscritta non ci sta ad essere tacciata con l’epiteto di ‘venduta’ perché resta al tavolo della trattativa con l’amministrazione comunale”.

Poi l’affondo più duro, obiettivo la petizione promossa tempo fa dai genitori della Mazzini: “E se vogliamo entrare nel merito della petizione, non pensate cari genitori che il punto n.1 (mense in loco da mantenere) è quello che sin dall’inizio stiamo portando avanti noi del Comitato Commissari Mense? Che attuare il punto n.2 (blocco dell’iter del nuovo appalto) porterebbe alla sospensione totale del servizio mensa? Che quanto maldestramente camuffato nel punto n. 3 (istituzione del tavolo paritetico) sia già attuato con il tavolo tecnico dal quale il CoSeC si è già sganciato? Siete proprio sicuri che chi ha firmato la vostra petizione sia stato edotto di tutto ciò? Non siamo sicuri del contrario. Ed è per tutto questo che noi del Comitato Commissari Mense siamo intenzionati ad andare avanti, a proseguire il nostro lavoro perché un risultato lo abbiamo già ottenuto. Se l’assessore al bilancio per tre volte, in tre contesti diversi, ha dichiarato che le mense esistenti non verranno dismesse, per noi è già un successo.Questo perché siamo mamme, e come tutte le mamme siamo abituate ad agire per il bene dei nostri figli, senza perdere mai l’obiettivo, con impegno, educazione, rispetto, perché lo facciamo per i nostri figli, e per loro siamo e saremo sempre un esempio. Se poi i frutti del nostro sacrificio saranno utili a tutti, meglio così”.

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