Terni, caso mense, il CoSeC: “Non eravamo visionari, ora fuori i dati completi”

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Cosec MenseCome previsto la guerra delle mense va avanti. Il Comitato Commissari Mense aveva puntato i piedi dopo l’esito della udienza in commissione, mentre il CoSeC, che esce sostanzialmente vincitore, esulta: ” Non eravamo matti, né visionari, né strumentali o politici ma avevamo colto nel segno- dicono – Il tema centrale del dibattito di questi mesi sulla refezione scolastica è sempre stato, per l’Amministrazione, se privatizzare attraverso un bando di servizi oppure privatizzare attraverso la concessione. Informiamo che l’Amministrazione tende per la concessione. Quindi come avevamo sempre sostenuto tutto il resto era mettere in campo un show come meccanismo di “controllo del conflitto” per deviare rispetto alla scelta centrale che stavano assumendo”

“Visto che tutto l’architrave che sorregge la scelta della Giunta sono gli eccessivi costi di gestione della refezione diretta, il CoSec ha ribadito le richieste che fin dal primo incontro istituzionale del 4 febbraio erano state presentate nei confronti dell’amministrazione: vogliamo dati specifici e dettagliati per capire a cosa sia dovuta la colossale differenza fra il costo di un singolo pasto a gestione diretta da quello a indiretta. La nostra richiesta è stata recepita  non solo dai soggetti che avevano deciso di non partecipare al tavolo tecnico, ma anche da coloro che ad oggi hanno sempre seguito il percorso indicato dall’amministrazione, oltre che da alcuni degli stessi consiglieri presenti”. Poi l’invito all’assessore Piacenti D’Ubaldi e alla vicesindaco Francesca Malafoglia a mettere a disposizione di uno schema dettagliato dei costi del servizio in questi otto anni di appalto.

“Oggi il Co.SEC può dirsi soddisfatto – prosegue la nota –  Dopo la vittoria sulle cucine in loco ora forse riusciamo a porre  il confronto in un orizzonte di chiarezza. L’utilizzo del condizionale è d’obbligo visto che ora la palla passa alla Giunta e aspettiamo di vedere quali dati forniscono. Perché proprio sui dati emergono incongruenze. Incongruenze sull’ammontare del costo complessivo della refezione scolastica e di conseguenza della percentuale di reale copertura della spesa. Incongruenze derivate non da cattiva fede, ma da interpretazioni diverse o da eventi straordinari che, senza gli adeguati parametri di riferimento, portano necessariamente a letture diverse (…)

Da parte nostra il Co.SEC, come annunciato, ha depositato le proprie proposte per il capitolato in seconda commissione. Pur nella consapevolezza che le nostre proposte, come quelle del tavolo tecnico, sono inutili se non poggiano su basi solide, cioè sulla conoscenza dei costi di gestione e sulla conoscenza del futuro sistema di gestione. Abbiamo consegnato pur nella certezza della sua inutilità. Questo gesto ha tre finalità: dichiarare la nostra disponibilità, come è sempre stato, al confronto; dimostrare che il Co.SEC, diversamente da come qualcuno ci ha voluto rappresentare, non è solo protesta ma anche proposta; provocatorio. Dimostrare che il processo partecipativo se partiva nei tempi giusti, febbraio, e senza ambiguità oggi il Capitolato speciale d’Appalto era pronto per l’approvazione in Consiglio comunale. Il lavoro che consegnamo è già una bozza di bando negli aspetti che a noi ci interessano e competono. La domanda che ancora rimane aperta è il futuro dei servizi educativi comunali. Si prevede la “concessione” anche per loro? Per noi del Co.SEC la risposta è affermativa. Anche per i SEC si prevede un futuro da “concessione”. A quel punto l’asse Terni – Perugia sarà saldato. Per buona pace dei più, tra l’imbarazzo di molti”

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