Terni, Cecconi: “Patto del Pd con la città fa tristezza e parte con le peggiori premesse”

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Marco-CecconiIl consigliere comunale di Fratelli d’Italia, Marco Cecconi, commenta la richiesta avanzata dal Partito Democratico al sindaco di Terni di stipulare un nuovo patto con la città. Per Cecconi le proposte del segretario Pd Jonathan Monti “fanno tristezza” poiché sostanzialmente sono un elenco di fallimenti delle amministrazioni di centrosinistra: promesse mai mantenute o treni persi per sempre.

Il comunicato di Marco Cecconi:

“Quando il bue accusa l’asino di avere le corna, vuol dire che ha perso – come nel caso del PD ternano – qualunque consapevolezza di sé e anche qualunque capacità di autocritica. E questo è il peggior viatico per quel “nuovo patto con la città” che il maggior partito della coalizione di governo annuncia di voler sottoscrivere, per rilanciare un’Amministrazione-Di Girolamo ormai ai minimi termini.

Le buone intenzioni enumerate dal segretario comunale del Partito Democratico, Jonathan Monti – dall’università alla raccolta differenziata – fanno solo tristezza. Perché si tratta (come nel caso dell’università ma non solo) di treni che, realisticamente e colpevolmente, Terni ha ormai perso per sempre. Oppure dell’abc di una politica dei rifiuti che stancamente ritroviamo nei ‘sussidiari’ di tutte le Amministrazioni di sinistra che a Palazzo Spada si sono succedute ininterrottamente per decenni (è il caso della raccolta differenziata), senza passare mai dalle parole ai fatti.

Più che mai scoraggiante, quella parte di questo “nuovo patto” declamato dal giovane Monti, che riguarderebbe il rilancio economico del territorio: “infrastrutture fondamentali e piastra logistica”, leggiamo. Ovvero, l’elenco dei fallimenti delle Istituzioni locali. Ai quali si aggiunge per forza anche la farsa dell’area di crisi complessa.

Quale altra reazione, se non lo sconforto, può mai suscitare apprendere che uno come il senatore Rossi abbia capito soltanto l’altra sera in via Mazzini (in una delle riunioni dello stato maggiore del PD locale, dedicate appunto a immaginare come uscire dalla crisi di governo cittadino in corso) che la Regione non ha mai dato corso all’ipotesi dell’area di crisi complessa? Davvero Rossi non aveva compreso sinora che, anzi, sulla base del recente ‘progetto-Confindustria Terni’, a Palazzo Donini hanno intrapreso – come invece noi avevamo preconizzato in tempo reale e come anche i bambini avevano capito subito – tutta un’altra strada…? Magari Rossi ha fatto pure bene, dal suo punto di vista, ad ammonire la Regione “a non prendere più per i fondelli Terni”, come riportano le cronache… Ma la domanda è: sono queste le mani in cui siamo? Sono questi i presupposti del rilancio…?

Per tornare al giovane Monti e alle sue ‘sfide’ all’opposizione – alla quale chiede di essere propositiva sostenendo che finora non lo sarebbe stata mai, proprio come fa il bue con l’asino – vogliamo dirgli di stare sereno.

Noi, per esempio, abbiamo sempre considerato i loro bilanci di previsione completamente inemendabili, perché volutamente costruiti su previsioni di entrata del tutto false. Se si volessero recuperare risorse – e anche questo l’abbiamo detto e scritto ripetutamente – si potrebbe cominciare con il chiudere, dismettere, alienare una marea di scatole cinesi (partecipate dirette o indirette che sia) che nel tempo hanno solo succhiato milioni di euro ai ternani. Si potrebbero reinternalizzare i servizi culturali ed espositivi, la gestione delle multe o dei centri di accoglienza per minori in difficoltà, anche destrutturando (certo!) un sistema di ‘cooperative amiche’ sicuramente molto oneroso per la città… Se si volesse ‘monetizzare’ un patrimonio immobiliare magari diventato inutile, basterebbe – ad esempio – assegnare all’ex Foresteria della ‘Terni’ a Piazza Tacito un reale valore di mercato, concretamente appetibile per un potenziale acquirente. E non, come è stato fatto, infilare nei bilanci di previsione qualche stima a casaccio, tanto per raggiungere finti pareggi…

Il giovane Monti stia sereno: la nostra opposizione è stata sempre costruttiva e propositiva. E i ternani lo sanno. Lui si preoccupi di riportare l’università a Terni, di far partire la raccolta differenziata e di spiegare una buona volta al senatore Rossi (e pure a qualche consigliere comunale che, come lui, sembra vissuto finora sulla luna) che all’area di crisi complessa – tra Regione e imprenditori ternani – qui non ci ha mai creduto nessuno. Auguri”.

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