Terni, Comune in rosso, spuntano altri 5 milioni di euro di debiti verso Usi

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Palazzo SpadaDopo il buco di circa 15 milioni di euro ed i debiti fuori bilancio di 1,7 milioni, ora spuntano altri 5 milioni di euro di debiti verso una delle partecipate. La situazione finanziaria del Comune di Terni sembra sempre più catastrofica.

E’ il consigliere comunale del Movimento 5 Stelle, Federico Pasculli, ad entrare nel dettaglio del debito nei confronti di Usi. Il suo comunicato:

“Una durissima relazione quella redatta dal Liquidatore della Società Umbria Servizi Innovativi s.p.a con la quale si intendono fornire all’amministrazione comunale gli aggiornamenti sull’evoluzione della procedura di liquidazione.

Tutto sembra girare intorno ad una imbarazzante inettitudine che coinvolge quasi tutti i livelli amministrativi di vertice. L’ennesima dimostrazione che la militarizzazione politica delle partecipate comunali sta lasciando dietro di se solo macerie e buchi milionari che toccherà a noi cittadini ripianare.

Una situazione sconcertante, che dimostra come l’unica vera competenza della classe dirigente degli ultimi anni sia stata quella di saper nascondere i “buffi”.

Inefficienza ovunque, modelli F 24 relativi al pagamento delle ritenute fiscali dei dipendenti non presentati, assenza di un inventario, fino alla totale mancanza di un azione di recupero crediti, a fronte di quegli oltre 4,8 milioni di euro che USI vanta nei confronti del Comune di cui nessuno ha pensato bene di intraprendere un’attività di recupero. Comune di Terni che, da parte sua, non ha proceduto a riconciliare i propri residui attivi e passivi con i dati contabili della partecipata stessa come previsto dalla legge.

A seguito del mancato incasso delle prestazioni rese al Comune si è verificata una crisi di liquidità che ha condotto la società Usi a contrarre notevoli debiti tributari.

Non finisce certo qui,  infatti il Comune ha aspettato oltre 10 anni per versare l’aumento di capitale dell’allora Centro Multimediale di Terni spa, deliberato durante un’assemblea straordinaria nel lontano 2005 a fronte di una quota spettante di 1,4 milioni di euro, mentre la Regione nonostante i solleciti inviati anche tramite legale, non ha provveduto a versare la propria quota. Per chiarire tutto ciò annunciamo fin d’ora una puntuale interrogazione del M5S alla Giunta di Palazzo Donini.

In Comune nessuno si muove, immobilismo totale, alla richiesta inviata il 9 ottobre 2015 a tutte le direzioni di comunicare entro 5 giorni la situazione contabile dell’Ente nei confronti della Usi spa solo la Direzione Polizia Municipale risponde.

Il culmine si raggiunge con la proposta da parte del Comune di Terni di sottoscrizione di un accordo transattivo senza però precisarne i termini numerici, le modalità e la tempistica dell’accordo. Qualcosa che sa di presa in giro, a cui seguono imbarazzanti e aleatorie risposte da parte del Sindaco di fronte ai continui solleciti e alle intimazioni per il pagamento di  € 4.810.642,61

Il caos e l’immobilismo è talmente dirompente che nemmeno di fronte alle minacce di azione giudiziale volta alla riscossione dei crediti la cosa si sblocca.

Molti gli aspetti da spiegare ancora al riguardo, pretendiamo che la faccenda venga chiarita al più presto, già dal prossimo question time dove non mancheremo di depositare una puntuale interrogazione a riguardo.

Gravi responsabilità all’orizzonte si profilerebbero qualora il Comune di Terni non intenda riconoscere interamente i crediti vantati da Usi,sia per gli organi amministrativi della partecipata (succedutisi nel corso degli anni) sia qualora in alternativa alle ipotesi suddette il Comune potrebbe constatare che il servizio è stato realmente reso ma non erano presenti fondi per pagarlo, con evidente responsabilità del Dirigente comunale che ha acconsentito all’esecuzione del servizio pur sapendo che non vi erano i fondi disponibili impegnati”.

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