Terni, Comune: ”Teleriscaldamento opera innovativa, per avvio manca soltanto il gestore”

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palazzo-spada-terniIl Comune di Terni difende la scelta di realizzare il teleriscaldamento, scarica parte delle responsabilità dei ritardi sull’impresa che ha eseguito i lavori ed annuncia che per l’entrata in funzione manca soltanto un gestore. Insomma, dopo 15 anni da quando è iniziata la realizzazione, l’assessorato ai Lavori Pubblici garantisce che si è ad un passo dal vedere in azione il teleriscaldamento.

“La realizzazione della rete di teleriscaldamento – scrive l’assessorato in una nota – rappresenta una delle opere più innovative nel campo energetico ed ambientale. E’ evidente che le problematiche che hanno caratterizzato la realizzazione dell’impianto, che vedono ancora oggi il Comune di Terni impegnato in un pesante contenzioso con l’impresa esecutrice, hanno contribuito a dare un’idea sbagliata della situazione”.

“L’impianto prevede, come noto il recupero di cascami termici, prodotto dall’Ast (fumi) e la trasformazione del calore sottratto agli stessi in acqua surriscaldata immessa nella rete. Gli impianti domestici realizzati dagli utenti sono integrativi per le famiglie, in quanto il flusso di calore è soggetto al mutare delle lavorazioni del ciclo industriale, dato da sempre alla base del progetto. Quindi non è mai stato detto che l’impianto di teleriscaldamento sia sostitutivo di quello privato” spiega l’assessorato facendo riferimento alle critiche del consigliere Enrico Melasecche.

Per l’assessorato ai Lavori Pubblici, il teleriscaldamento non solo entrerà in funzione in tempi brevi servendo un migliaio di abitazioni a Borgo Bovio, ma in futuro potrebbe addirittura essere utilizzato in altre zone della città: “Gli allacci previsti dal progetto sono solo una minima quantità di quelli potenzialmente attuabili e sostenibili dalla rete realizzata. E’ evidente che la vera importanza di tutto l’investimento non è semplicemente l’energia termica oggi recuperata dalla Ast (peraltro a costo zero) ma la possibilità di attuare una vera e propria urbanizzazione implementabile in ogni momento. La rete non solo è stata dimensionata per poter vettorializzare dieci volte l’energia oggi prodotta ma progettata in modo tale che il suo percorso sia strategico per poter per raggiungere zone rilevanti della città, come Borgo Bovio e Piazza Tacito. E’da segnalare che in virtù di tale potenzialità l’Amministrazione Comunale nel tempo ha avviato la progettazione di nuovi impianti di cogenarazione e rigenerazione, per poter far diventare la rete esistente un moderno sistema di risparmio per la collettività sia in termini economici che in termini di impatto ambientale”.

Per gli utenti il costo dovrebbe essere contenuto ma non gratuito: “Altro dato importante è il fatto che il calore della rete di teleriscaldamento possa essere considerato per l’utenza a costo zero, è assolutamente falso, in quanto, come in ogni altra città servita, il calore distribuito avrà un costo per l’utente anche se più conveniente di quello prodotto dalle caldaiette private a gas. E’ quindi falso imputare al mancato avvio della distribuzione la causa dei disagi economici delle famiglie residenti nel quartiere Ater di Borgo Bovio”.

“Ultimo aspetto da evidenziare, attualmente inspiegabilmente taciuto negli interventi sui mezzi di comunicazione, è che la rete urbana è terminata e positivamente collaudata, mentre sono in corso i collaudi a caldo del generatore all’interno dell’Ast. Parallelamente – conclude l’assessorato – il Comune di Terni sta istruendo una gara di evidenza pubblica per individuare il possibile gestore dato che, a norma di legge, non è possibile il diretto trasferimento all’Asm come inizialmente ipotizzato”.

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