Terni, crisi economica, Osservatorio: “Primi segnali di ripresa”. L’ottimismo che dura da anni

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camera-di-commercio-terniPer l’Osservatorio provinciale dell’economia, a Terni si registrano “alcuni segnali di ripresa che rappresentano i primi passi di un percorso di uscita dalla recente crisi economica”. I dati, che prendono in considerazione il primo semestre 2015, parlano però ancora di pesanti difficoltà e di miglioramenti poco marcati. C’è da poi da registrare il fatto che per Terni si parla di “ripresa”, a volte “timida”, altre “tenue”, ormai da 5 anni. Un ottimismo che, fino ad oggi, si è sempre andato a schiantare contro il muro della realtà.

All’Osservatorio provinciale, istituito in prefettura, partecipano Istat, Camera di commercio, Provincia, Inps e Direzione territoriale del lavoro, con il contributo informativo della Banca d’Italia.

RAPPORTO I SEMESTRE 2015 Nel primo semestre 2015 “continua la riduzione del numero delle imprese attive iscritte nei registri camerali, ma in misura più contenuta rispetto ai periodi precedenti (in flessione il settore della manifattura e le costruzioni, mentre nei servizi alle imprese e nell’assistenza socio-sanitaria si registra una crescita). Nel commercio con l’estero, il primo semestre del 2015 segna invece una ripresa sia delle esportazioni che delle importazioni.

Il mercato del lavoro si mostra maggiormente dinamico rispetto al passato, con una crescita che riguarda sia gli occupati sia le persone in cerca di occupazione, confermata dalla ripresa dei rapporti di lavoro attivati presso i Centri per l’impiego.

Aumentano le ore autorizzate di cassa integrazione guadagni, soprattutto per quanto concerne gli interventi autorizzativi di cassa in deroga e, in forma minore, quelli attinenti alla cassa straordinaria.

Per quanto riguarda il credito, il relativo mercato ha evidenziato segnali di ripresa nelle erogazioni a favore delle famiglie. Diminuito il numero dei protesti, sia come consistenza che come valore.

Segnali positivi dal settore turistico, caratterizzato da una ripresa degli arrivi e delle presenze negli esercizi ricettivi, soprattutto per quanto riguarda i clienti stranieri”.

NEO-PREFETTO Il neo-prefetto Angela Pagliuca ha commentato: “Ho appreso con grande soddisfazione di questa pubblicazione nella quale vengono integrati e coordinati in una cornice unitaria i patrimoni documentali e conoscitivi degli enti coinvolti per tentare di comprendere l’andamento e la direzione dell’economia ternana”.

L’OTTIMISMO E’ stata vanamente annunciata per anni al punto che, anche a Terni, la parola “ripresa” suscita ormai un istintivo scetticismo.

Già nel rapporto dell’Osservatorio provinciale relativo al secondo trimestre 2010 si parlava di “timidi segnali di ripresa”. Nel rapporto sul secondo semestre 2010 c’erano “tenui segnali di ripresa nei confronti della crisi economica”. Per il primo semestre 2011 l’Osservatorio notava “un generale rallentamento rispetto ai tenui segnali di ripresa registrati nell’ultima parte del 2010”. Da lì in avanti l’Osservatorio non aveva più parlato di “ripresa” ma aveva anzi descritto forti difficoltà economiche.

A portare nuove ventate di fiducia ci aveva però pensato uno degli enti che compongono l’Osservatorio, la Camera di commercio di Terni che in un comunicato di gennaio 2012 si spingeva a scrivere: “Comincia a filtrare luce attraverso il diamante dell’economia ternana”. Erano poi seguite letture decisamente meno entusiaste da parte della Camera di commercio che aveva dipinto scenari foschi fino a maggio 2013 quando aveva scritto di “export e infrastrutture, il mix che spinge l’economia della provincia” e di “un tessuto produttivo e imprenditoriale che sta cercando di uscire dalla crisi sostanzialmente guardando all’estero”. A ottobre 2013 per l’ente camerale c’erano “flebili segnali di ripresa per il sistema manifatturiero della provincia di Terni. La flessione iniziata con la crisi inizia ad invertire la rotta”. A luglio 2014 “c’è ancora la voglia di fare impresa”. Gli ultimi “timidi segnali di ripresa” la Camera di commercio li aveva avvistati a febbraio 2015.

Una “ripresa” davvero “timida” a quanto pare, al punto da non aver trovato il coraggio di mostrarsi al pubblico e agli enti che da anni giurano di vederne un lembo.

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