Terni, elezioni 2014, Neri scrive a candidati sindaci: ”Ecco le priorità di Confindustria”

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Stefano Neri TerniEnergia“In vista delle prossime elezioni amministrative del 25 maggio, intendiamo sottoporre ai candidati a sindaco del Comune di Terni le priorità che Confindustria ritiene indispensabili per lo sviluppo del territorio”: comincia così la lettera che il presidente di Confindustria Terni ha inviato ai candidati stessi in cui chiede spazio per alcuni punti programmatici.

“Chi sarà deputato a governare la nostra città – scrive Neri – deve tenere a mente che l’identità di Terni è intimamente connessa alla sua vocazione industriale che ne ha caratterizzato la storia e che è l’unica strada per riconquistare un ruolo da leader nel prossimo futuro”. Secondo Neri, “non è possibile pensare di attrarre nuove iniziative imprenditoriali ovvero di preservare quelle esistenti senza aumentare il livello di accoglienza e di sicurezza: Terni deve diventare un giardino in cui le imprese sono il fiore più pregiato, da curare e proteggere con ogni strumento possibile”.

Il presidente Confindustria Umbria Terni chiede “alla futura amministrazione” di fare propri alcuni “punti programmatici quali cardini di una visione strategica di crescita”. In primo luogo, “il territorio deve ripensare l’insieme dei valori e degli obiettivi che sono riconosciuti e perseguiti dall’industria e dalle imprese in generale. Si tratta di creare le condizioni per diffondere una nuova modalità di organizzare le azioni imprenditoriali e implementarle con successo, o sotto forma di creazione di nuove iniziative o sotto forma di generazione di nuovi business all’interno di imprese esistenti”.

Neri propone di “realizzare a Terni un centro di affari e commercio aperto, capace di promuovere strategie di internazionalizzazione del business per le imprese e di attrarre investimenti diretti esteri e investimenti all’interno di gruppi integrati”.

La sollecitazione è anche a “individuare nuovi strumenti di finanziamento per le imprese. Le amministrazioni locali devono supportare la costituzione di Sgr (Società di gestione del risparmio) che consentano alle realtà istituzionali di esercitare la responsabilità e il ruolo di sostenere lo sviluppo dell’impresa sul territorio. Rafforzare i fattori attrattivi per le multinazionali estere”, la “semplificazione burocratica” e “puntare alla sostenibilità ambientale, quale fattore competitivo nel mercato globale” sono le ulteriori richieste del presidente degli industriali ternani ai candidati a sindaco.

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  • Alessandro R.

    E’ veramente ignobile che sotto campagna elettorale tutti questi soggetti – grandi o piccoli che siano – inizino a fare le loro “offerte”: se adotti il mio piano di sviluppo allora ti faccio votare da me e dalla mia lobby altrimenti no”. Ma come si permettono di essere così spudorati? Una città vota il suo sindaco e poi sarà quello a decidere la linea legittimato da voti che si sperano PULITI e non frutti di accordi e pressioni sotto e sopra banco!

  • Marco Natali

    Prima è il caso di ricostruire una qualità ternana, evitando l’autoreferenzialità tipica di questa città che crede di essere la prima della classe in tutto, mentre invece la fuori c’è chi è più bravo.
    Fare strategie di internalizzazione del business quando non abbiamo prodotti realmente competitivi mi pare una cazzata.

  • Michael Sbrenna

    Ancora a parlare di industria quando ancora non si è capito che a Terni serve una scialuppa di salvataggio…. non si può basare l´intera economia di un territorio solo sulla´industria e per giunta in tempi come questi, dove l´Italia sta facendo di tutto per distruggere questo settore! Basti pensare solamente ai costi dell´energia e le varie tasse! Se a Terni esistono le tasse sulle insegne per i negozi nonostante la crisi, non oso immaginare quali tasse possano esistere sulle industrie! Ma il risultato poi è visibile a tutti…. Quindi l´unica soluzione è quella di puntare su altri settori lasciando l´industria come risorsa principale ma avendo quindi delle scialuppe di salvataggio, una delle quali potrebbe benissimo essere il turismo visto le bellezze storiche, naturalistiche e paesaggistiche del nostro territorio! Non ci dimentichiamo poi che, a mio avviso, l´amore per l´industria che Terni va tanto sbandierato è veramente ipocrita visto lo stato in cui versano tutti i primi insediamenti industriali, che invece di essere rivalutati come memoria storica vengono lasciati alla mercè di ladri e vandali e nel peggiore dei casi “ristrutturati e rivalorizzati” come lo scempio realizzato all´ex-Siri! Quindi cari signori, se ci tenete tanto all´industria, pensate anche a creare un´identità industriale e magari anche un orgoglio industriale! Io personalmente ogni volta che passo davanti alla ex-Siri, alla fabbrica d´armi, alle acciaierie e agli stabilimenti di Papigno mi ci viene da piangere a come hanno ridotto la prima, a tutti i tesori culturali nascosti e inaccessibili ai più della seconda e della terza e alla cecità davanti all´incredibile potenziale degli ultimi!