Terni, elezioni 2014, Todini presenta il programma: ”Ecco come uscire dalla crisi causata dai politici”

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Todini presenta programma (1)Questa mattina a palazzo Spada Franco Todini, candidato sindaco alle prossime elezioni di Terni per la lista civica Il Cammello, ha presentato il proprio programma elettorale. Affiancato dai giovani che compongono la lista, ha scagliato duri attacchi alla classe politica locale ed ha snocciolato alcune sue proposte.

In apertura Todini ha accusato la sinistra di governo e l’opposizione: “Per sconfiggere il fronte di una sinistra conservatrice, consociativa e antiquata, anche rispetto ai cambiamenti intervenuti con l’avvento di Renzi. La nostra lista civica non risponde ai vecchi schemi della politica e degli schieramenti. Vogliamo far uscire Terni da questa crisi in cui è stata portata dai governi di Raffaelli e Di Girolamo e da una minoranza che in questi 15 anni non ha saputo e non ha voluto fare vera opposizione”.

Todini presenta programma (2)Poi il candidato sindaco ha illustrato alcuni punti dell’articolato e dettagliato programma elettorale: “Riforma della macchina comunale: riduzione da 10 a 5 del numero degli assessori, accorpamento delle partecipate ed eliminazione degli sprechi e dei costi inutili. Revisione del Piano Regolatore per rompere con il metodo dell’urbanistica contrattata. Chiusura dell’inceneritore e una nuova politica di smaltimento dei rifiuti per reperire risorse per i cittadini e non per gli inquinatori. Un nuovo concetto di mobilità, finalmente alternativa e non alternata, che faccia rifiorire il commercio, riduca l’inquinamento e trasformi il centro cittadini in un parco verde. Via le tasse sulle insegne e le gabelle contro i commercianti. Via la politica dalla sanità per un nuovo ospedale Santa Maria che premi le professionalità interne. Puntare sullo sport e sul turismo attivo per qualificare l’offerta del territorio ed attrarre risorse”.

A proposito di risorse Franco Todini ha indicato questa via per reperirle: “Andremo dalla Regione a prenderci i soldi. Va scardinato il processo di sudditanza di comodo dei politici ternani nei confronti di Perugia. Tutto questo oltre alla riduzione dei costi della politica e degli sprechi di una macchina organizzativa completamente fuori controllo. Sarà Terni a decidere il suo destino e non una Regione che conosco bene per averci lavorato 38 anni. Questa Regione non ci piace così come non ci piace questa Europa incapace di immaginare e realizzare uno sviluppo basato sull’inclusione. Faremo la nostra parte perché abbiamo progetti anche per la Regione del futuro che deve essere trasformata. Non ci rivolgiamo ai partiti, ma a tutti gli elettori che questa volta hanno la possibilità di cambiare”.

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