Terni, Fontana e Verdi, assessore Corradi “Catastrofismo non è una soluzione, traguardo alla portata”

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“Sulla Fontana di Piazza Tacito c’è un percorso amministrativo definito, sostanziato da risorse già reperite, che entro il 2018 porterà alla riattivazione di questo simbolo di Terni. Per il Verdi siamo in una fase nuova, stiamo raggiungendo la copertura finanziaria, grazie al lavoro di Comune, Regione e Fondazione Carit, che ci consentirà di giungere entro il febbraio di quest’anno al bando internazionale per la progettazione del recupero di questo contenitore, essenziale per la città. La situazione dell’attività amministrativa complessiva dell’Ente è sicuramente non facile, ma deprimere anche gli aspetti positivi, i cambi di passo, non aiuta la città a raggiungere i suoi obiettivi”. Lo ha dichiarato l’assessore ai lavori pubblici Sandro Corradi, in merito a due cantieri che ormai da anni sono al centro delle polemiche cittadine.

“Sulla Fontana occorre innanzitutto dire – prosegue Corradi – che il lavoro di recupero si è mostrato molto più complesso di quanto stimato inizialmente, occorre anche dire che ora si è aperta una nuova fase con la Sovrintendenza e questo è un aspetto sicuramente positivo, in quanto è necessario interloquire e trovare punti di intesa se vogliamo che i lavori vadano avanti, la contrapposizione fine a se stessa e la polemica strumentale servono solo a bloccare i cantieri e a rallentare i lavori. Nell’ottica del fare e del fare bene, sono stati reperiti 850 mila euro per il rifacimento, secondo progetto, dei mosaici, ed è stata individuata una prospettiva di musealizzazione, al Caos o nell’area Ast, di quelli esistenti. Entro febbraio si concluderà la progettazione esecutiva e quindi si passerà alla successiva gara per l’affidamento dei lavori veri e propri.

“Non stiamo sicuramente in una fase così avanzata per il Verdi ma anche qui stiamo in una fase nuova, costruttiva – ha commentato poi in merito al teatro comunale – E’ ormai assodato che andremo a un bando internazionale per la progettazione del nuovo teatro, chiudendo così una polemica, sulla tipologia di recupero, che non ha dato alcun risultato positivo e concreto. Il lavoro che stiamo portando avanti all’insegna di unire gli sforzi e di coinvolgere tutti i soggetti che possano dare apporti rilevanti, ad iniziare dalla Fondazione Carit, consentirà di sostenere il bando nella maniera dovuta, affinché si arrivi a un progetto che tenga insieme funzionalità, fruibilità, qualità architettonica ed identità. L’obiettivo è ridare alla città un teatro da opera lirica, da 800 posti, dotato di tutte le più moderne tecnologie in ambito acustico e di confort, dal costo complessivo di circa 9 milioni”.

“Anche in questo periodo festivo – conclude polemicamente l’assessore – non hanno trovato pace i gridi di allarme e le previsioni catastrofiste sulle sorti della Fontana e del Verdi, con espliciti richiami a presunte responsabilità degli attuali amministratori. E’ sotto gli occhi di tutti che si tratta di vicende ventennali, nel senso che le carenze manutentive, gli interventi di restauro sicuramente non risolutivi, sono stati una costante della Fontana negli ultimi venti anni. La vicenda del Verdi, come problema della città, inizia con il termine del contratto di concessione nel 2008 . Questa amministrazione l’ha affrontata, imboccando una strada certa, quella di un nuovo teatro con caratteristiche architettoniche e funzionali che emergeranno in maniera puntuale dalla conclusione della procedura del bando di progettazione”

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