Terni, gruppo Novelli, manifestazione dei lavoratori: “Banche concedano credito”

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manifestazione Novelli (4)Il gruppo Novelli era finito vicino al fallimento, si era insediato un nuovo board e a novembre 2013 era stato ammesso al concordato preventivo. Nelle ultime settimane, negli stabilimenti di Terni e Spoleto sono tornate incertezza e preoccupazione per via dello stallo sulla concessione delle linee di credito da parte delle banche che hanno deciso di rinviare la propria decisione causando così il blocco del pagamento degli stipendi e impossibilità di portare a termine nuovi investimenti.

manifestazione Novelli (3)Questa mattina hanno allora detto la loro i lavoratori. I dipendenti del gruppo Novelli hanno infatti partecipato ad una manifestazione organizzata dai Fai Cisl, Flai Cgil e Uila Uil: è stato dato vita ad un sit-in sotto la prefettura e per qualche decina di minuti è stato bloccato il traffico in viale della Stazione. Durante il sit-in una delegazione è stata inoltre ricevuta in prefettura.

manifestazione Novelli (2)I segretari provinciali di Fai, Flai e Uila, Simone Dezi, Maria Rita Paggio e Pierluigi Cecchini hanno sostenuto: “Vogliamo risposte certe da parte del ceto bancario perché senza di esse è fortissima la preoccupazione sulle intere prospettive del gruppo”. In base alle ultime comunicazioni del cda aziendale, il 24 dicembre è stato indicato come data ultima entro la quale dovrebbe concludersi l’iter per le deliberazioni delle banche sulle linee di credito. “Se così non sarà – hanno continuato i sindacalisti – la situazione diventerebbe drammatica e verrà messo a rischio il futuro dell’intero gruppo. Non ci sono altre vie d’uscita”. Per questo le sigle sindacali hanno annunciato che se la data del 24 dicembre non verrà rispettata, verrà organizzata “ogni azione di mobilitazione”, a partire da scioperi ad oltranza dal 26 dicembre.

M5S La scorsa settimana si erano occupati della questione i parlamentari umbri del Movimento 5 Stelle, Stefano Lucidi e Tiziana Ciprini erano stati al Mise dove avevano ricevuto informazioni. Alla luce di quanto era emerso, per i parlamentari del M5S “due questioni urgenti richiedono a nostro modo di vedere l’intervento serio dei parlamentari umbri e delle amministrazioni locali”.

Spiegavano Lucidi e Ciprini: “In primo luogo la cordata di banche (10 istituti di credito nazionali) devono accelerare la fase di delibera e rispettare la scadenza del 23 p.v. per finanziare il piano già accettato dai creditori e dal tribunale. Alcuni degli istituti coinvolti lo hanno già fatto, ma chiediamo che anche i rimanenti istituti rispettino la scadenza. A seguire, grazie anche allo sblocco creditizio, sollecitare l’Agenzia delle Entrate, affinché eroghi il dovuto credito d’imposta dell’azienda che significherebbe nuova finanza fresca per le casse di una delle più importanti dell’area umbra”.

I due pentastellati avevano specificato in una nota: “Nelle prossime ore scriveremo direttamente agli istituti bancari che sono ancora in fase di deliberazione affinché prendano in considerazione con forza la necessità di sostenere questa fase di transizione dell’azienda e permettere quindi di concludere la fase di uscita dall’emergenza, a valle della quale sarà davvero possibile cominciare a pianificare gli investimenti per il futuro. Chiederemo quindi a:
Catiuscia Marini, Presidente della Regione Umbria; i Deputati: Anna Ascani, Adriana Galgano, Giampero Giulietti, Marina Sereni, Walter Verini, Gianpiero Bocci; i Senatori: Valeria Cardinali, Nadia Ginetti, Miguel Gotor, Pietro Laffranco, Linda Lanzillotta, Gianluca Rossi, Luciano Rossi; i Sindaci Riccardo Maraga, Fabrizio Cardarelli, Leopoldo Di Girolamo; di supportare ed affiancarci in questa iniziativa”.

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