Terni, inceneritore addio: la soddisfazione di Rc, Idv e Sel, la prudenza del Comitato

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Terni va verso la rinuncia all’inceneritore e arriva l’esultanza di Rifondazione Comunista, Italia Dei Valori e Sinistra Ecologia Libertà. In una nota congiunta i tre partiti – che negli ultimi mesi hanno appoggiato la battaglia del Comitato No Inceneritori Terni – esprimono soddisfazione per l’approvazione del piano d’ambito che, ha fatto sapere la stessa Ati 4, prevede l’abbandono dell’incenerimento. Rc, Idv e Sel, oltre a rallegrarsi per il risultato ottenuto, ora chiedono più impegno sulla differenziata.

Il Comitato No Inceneritori è invece ben più cauto e si riserva di esprimere un giudizio solo dopo aver letto l’intero documento che dovrebbe essere reso pubblico lunedì prossimo. Al momento il Comitato si limita a denunciare la mancanza di trasparenza nella vicenda: “Nel corso dell’incontro di marzo, il sindaco di Terni non si volle prendere l’impegno di rendere trasparente il percorso di approvazione del nuovo piano d’ambito”. Alla richiesta di rendere pubblici i documenti che si sarebbero votati qualche mese più avanti e consentire la partecipazione dei cittadini al processo decisionale, Di Girolamo rispose infatti che essendo in democrazia rappresentativa, una simile procedura non era prevista.

Quello che il Comitato paventa è che il nuovo piano d’ambito possa aver preso forma sulla base del documento approvato dal Consiglio provinciale che, in sintesi, prevedeva la rinuncia all’incenerimento per i prossimi tre anni, per poi procedere ad una verifica della gestione dei rifiuti, mantenendo così aperta la possibilità di tornare all’incenerimento. Documento che era già stato nettamente bocciato dal Comitato.

Questo il comunicato congiunto di Rc, Idv e Sel:

“L’adozione, da parte dell’Assemblea dell’ATI 4, del piano d’ambito dei rifiuti, rappresenta un passo importante sulla strada di una politica di gestione dei rifiuti moderna ed ecosostenibile. La scelta di puntare in maniera decisa sulla diminuzione dei rifiuti e sul recupero e riciclo attraverso un forte incremento della raccolta cosiddetta “porta a porta”, l’impegno ad eliminare come fase conclusiva l’incenerimento ed il conferimento in discarica con la ricerca delle soluzioni tecnologicamente all’avanguardia per il trattamento, rappresentano il riconoscimento dell’impegno che Rc, Idv e Sel hanno prodotto nei mesi passati, culminato con una petizione che ha visto il consenso di migliaia di cittadini.

Al tempo stesso è il risultato del positivo lavoro di ascolto e di confronto svolto dal Sindaco di Terni, nonché Presidente dell’Ati 4, Leopoldo Di Girolamo che in questi mesi ha maturato scelte che potranno consentire a Terni e, speriamo, all’Umbria di dotarsi di una politica di gestione dei rifiuti decisamente avanzata. Ora auspichiamo che i passaggi nei consigli comunali rafforzino questa impostazione.

Rispetto ad una eventuale, futura legislazione nazionale che possa prevedere l’utilizzo dei rifiuti trattati come combustibile (CSS), riteniamo che sia sempre valido l’assunto che tutto ciò che viene bruciato rappresenta uno spreco di energia , al contrario di ciò che si ricicla. Pertanto, rimaniamo fermamente convinti che sia necessario indirizzare il T.M.B. verso la produzione di materiali che possano essere ulteriormente immessi nel circuito industriale, sulla scorta delle migliori tecniche ed esperienze già esistenti, essendo questa l’unica soluzione sostenibile per approssimarsi alla chiusura del ciclo.

E’ evidente che l’approvazione definitiva di questo piano, prevista per ottobre, rappresenta una tappa importante ma non l’ultima. Ora bisognerà impegnarsi affinché la raccolta differenziata decolli per raggiungere i risultati quantitativi e qualitativi necessari alla riuscita del piano. Su questo fronte decisivo sarà ciò che riuscirà a fare il Comune di Terni, al quale chiediamo un impegno più deciso e convinto.

Pensiamo che occorra attivare una vera e propria cabina di regia che coordini, stimoli e coinvolga la partecipazione consapevole e convinta di tutta la città, iniziando dalle scuole e dall’associazionismo. Inoltre, occorre individuare il percorso per la costituzione del polo del riciclo e del riuso, elemento fondamentale per rendere proficua la raccolta differenziata, garantendo la sostenibilità dei costi ad essa collegati. Ulteriore compito sarà quello di favorire lo sviluppo di una filiera industriale e commerciale di soggetti che operino nel settore, creando in tal modo le premesse per la nascita di un autentico vettore di sviluppo economico ed occupazionale.

Vogliamo dunque esprimere apprezzamento per il nuovo piano d’ambito, rivendicando la bontà del lavoro da noi svolto per sensibilizzare la cittadinanza e le istituzioni sul tema. Al contempo sappiamo che c’è ancora molto da fare e che sarà ancora necessario seguire con attenzione e partecipazione le ulteriori fasi di questo percorso che, da oggi, comincia ad essere incanalato sui giusti binari”.

 

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