Terni, inchiesta baby squillo, arrestata prostituta rumena: considerata ”l’ape regina”

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auto-carabinieriQuinto arresto dei carabinieri nell’ambito dell’indagine sul giro di baby squillo di Terni che ha coinvolto tre minorenni. In manette è finita una romena di 27 anni, nota come prostituta: è accusata di favoreggiamento, sfruttamento e induzione alla prostituzione.

La giovane viene considerata dagli investigatori l'”ape regina” del gruppo: avrebbe gestito l’attività di due delle ragazzine, una 14enne e una 17enne (mettendole in contatto con i clienti, dando loro la sua abitazione di Terni per gli incontri e intascando una percentuale delle prestazioni), ma anche di altre prostitute maggiorenni. Lei stessa si sarebbe prostituita tra Terni, Roma, Perugia e Rieti, contando su una clientela molto vasta.

Già indagata al momento dei primi arresti (in manette nei giorni scorsi erano finiti due spoletini, la mamma della 17enne e un imprenditore albanese) la posizione della giovane si sarebbe aggravata dopo gli interrogatori delle ragazzine e di alcuni clienti.

Aggiornamento ore 13,45: A proposito della 27enne rumena, il comandante provinciale dell’Arma di Terni, Pier Luigi Felli, ha dichiarato: “Una donna che non ha esitato ad indurre alla prostituzione anche ragazze minorenni, pur di ottenere elevati profitti economici”.

I carabinieri spiegano che la giovane è accusata di induzione, favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione minorile, oltre che di sfruttamento della prostituzione. Dietro al pagamento di parte del compenso pattuito, avrebbe infatti presentato le minorenni ai due soggetti di Spoleto già arrestati lo scorso 30 aprile, inducendole ad avere rapporti sessuali a pagamento con loro.

Nel corso delle indagini, i carabinieri hanno accertato che la donna aveva un giro di affari talmente vasto da non riuscire a soddisfare tutte le richieste della clientela e che proponeva ai suoi clienti altre ragazze più giovani, sia minorenni sia maggiorenni. Per ogni nuova ragazza che veniva inserita nel suo giro di clientela la romena percepiva una parte del compenso.

In alcuni casi la 27enne accompagnava personalmente le ragazze dai clienti, in altre circostanze le ospitava nella propria abitazione, dove avevano la possibilità di ricevere i clienti, oppure costituiva il collegamento tra il cliente e le ragazze che gestiva.

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