Terni, la targa ”largo caduti di nasiriya” è scritta erroneamente? Se lo chiedono in molti

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“Nassiriya” e “Nasiriyya”: sono i due termini più utilizzati in Italia per indicare la città irachena in cui avvenne la tristemente nota strage dei carabinieri. In quell’occasione, il 12 novembre del 2003, un camion cisterna penetrò all’interno della base italiana MSU ed esplose provocando la morte di 28 persone, di cui 17 tra carabinieri e militari dell’esercito italiano. Il primo termine, “Nassiriya”, venne largamente utilizzato dalla stampa italiana, mentre il secondo, “Nasiriyya”, venne ripreso più raramente venendo però indicato come la traduzione letterale del nome arabo della città.

Come fatto in passato da molte altre città italiane, lo scorso 12 novembre anche il Comune di Terni ha dedicato un toponimo per commemorare quella strage. E’ stato scelto il largo che si trova di fronte ai nuovi uffici comunali. Nella targa che indica il nome è scritto: “largo caduti di nasiriya”. Quindi non “Nassiriya” ne “Nasiriyya” bensì “nasiriya”: una sola “s” e una sola “y”. Il Comune ha spiegato di aver chiesto il nome corretto all’ambasciata irachena e di essersi attenuto a quella ufficiale indicazione. La scritta è quindi corretta.

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Nonostante questa spiegazione, qualcuno aveva fin da subito storto la bocca criticando la scelta di discostarsi dalla parola comunemente utilizzata. Tra questi l’esponente Udc Michele Rossi che su Facebook aveva scritto “Praticamente ovunque si scrive ‘Nassiriya’ solo a Terni si scrive ‘Nasiriya’. Potrà anche essere corretto ma saremo l’unico caso in Italia”. L’assessore Marco Malatesta gli aveva risposto ribadendo che chiedere lumi all’ambasciata era stata la soluzione migliore per una città straniera che in Italia non ha un nome univoco. Ovviamente la questione si era chiusa senza ulteriori polemiche da parte di nessuno.

Ora però, a distanza di poche settimane, molte persone che non sono a conoscenza dell’origine della scelta di quel nome, segnalano quella targa come scritta erroneamente. Se per il nome è possibile ribadirne la correttezza visto che è stato fornito dall’ambasciata, qualche perplessità resta invece sul mancato utilizzo della prima lettera maiuscola. Sono in molti a chiedersi come mai in quel cartello il nome della città irachena inizi con una lettera minuscola, con “n” invece che con “N”. In effetti, trattandosi di un nome geografico, andrebbe scritto con la prima lettera maiuscola. Inoltre, in tutte le altre città italiane che hanno dedicato una targa ai caduti di quella strage e di cui si trovano foto nel web, la “N” è stata scritta in maiuscolo. In questo caso dovrebbe trattarsi di una discutibile scelta “stilistica” da parte del Comune che negli ultimi cartelli toponomastici sembra aver escluso l’utilizzo di lettere maiuscole.

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