Terni, Liberati: “Smembrare polizia provinciale è favore a inquinatori e multinazionali”

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Andrea-Liberati-m5sLa polizia provinciale di Terni è a rischio sopravvivenza per via della riforma Delrio: se ne parla da settimane e lo ha spiegato in dettaglio venerdì scorso il comandante Mario Borghi. Oggi il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle, Andrea Liberati, parla di un favore dalle multinazionali e a tutti gli inquinatori ed accusa soprattutto la presidente della Regione.

Il comunicato di Andrea Liberati:

“Lo smembramento del Corpo di vigilanza ambientale è l’ultima perla targata Catiuscia Marini: la Regione aveva avviato ben tre tentativi nel 2015 per convincere i Comuni umbri ad assumere alcuni provinciali, tra cui qualche agente. Ebbene quasi nessuno ha preso in considerazione la nuova zarina (allegato) che così ribadisce la propria ‘Zero governance’ sui territori.

Ma cosa è davvero successo alle Polizie provinciali dell’Umbria? La Provincia di Perugia era stata pesantemente infarcita di agenti a causa di scelte improvvide da parte della vecchia politica: ben 100 funzionari contro i 55 della Provincia di Firenze -dove vivono oltre 1.000.000 di residenti contro i nostri 665.000. Pertanto qui la prevista riduzione di organico consentirà comunque di mantenere i servizi.

Drammatico è invece l’esito per la Provincia di Terni: qui operano soltanto 15 agenti, numero in sé ridicolo, visti gli interessi in gioco sul fronte ambientale. Un indecente sottodimensionamento: eppure gli agenti hanno sempre profuso un grande sforzo.
Forse pochi sanno che ci sono industrie sottoposte a molteplici procedimenti giudiziari proprio grazie al lavoro investigativo del personale di Terni: e che cosa fa la Regione? Telefona ai Comuni? Manda una mail per la ‘ricollocazione’ (schema allegato)?

Eppure basterebbero appena 500.000 euro per pagare gli agenti di Terni. Si potrebbero aumentare i canoni ai giganti mondiali delle acque minerali, anziché svendere loro il nostro petrolio. Utile applicare un’equa tassazione ai boss dell’idroelettrico, anziché regalare loro una rendita di oltre 100 milioni di euro/annui, come accade per E.On/Erg. Basterebbe far pagare anche soltanto costoro e avremmo già denari in abbondanza, sia per questo servizio di Polizia, sia per sostenere le più diverse attività.

A chi giova invece disperdere tali professionalità, cruciale presidio di legalità? La cancellazione della Polizia provinciale di Terni rappresenta certamente l’ennesimo segnale gradito a multinazionali e inquinatori vari, in un territorio già fortemente compromesso.

Grazie alle scelte della Marini e a causa di quei politici che gonfiarono di personale la Provincia di Perugia, alcuni possono già brindare alla fine del servizio di Polizia ambientale di Terni, specie quando esso sarà disseminato e smembrato tra pochissimi municipi, deprivato di autonomia e operatività: nessuno interverrà più su scala provinciale se gli agenti dovranno lavorare per il singolo Comune, senza poter ‘sconfinare’ dal proprio territorio, anche considerando i danni che sta facendo Renzi, eliminando il Corpo Forestale dello Stato.

Il M5S protesta vivamente contro queste decisioni: nessuno tocchi il contingente di Polizia provinciale di Terni, che andrà viceversa fortemente rafforzato, vista la grave criticità ambientale in atto. Basta giocare sulla nostra pelle”.

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  • Claudio Brunetti

    Far sparire la POLIZIA PROVINCIALE è far sparire un MAGNA MAGNA IN PIU’ ,ABOLIZIONE DELLE PROVINCE E DEI BUFFONI DEL CENTRO DELL’IMPIEGO DI TERNI, DELLE PROVINCE CHE NON SANNO FARE ALTRO CHE PRENDERE 1500 EURO AL MESE E PIU’ PER NON FARE UN TUBO E SCALDARE LE SEDIE!!!!