Terni, Melasecche: “Ordinanza camini ridicola, si può fare molto meglio”

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Or sono tre anni fa presentai un atto di indirizzo all’ex assessore Andreani, una delle tante vittime di questo usa e getta assessorile del sindaco, per attivare un programma serio di riduzione delle emissioni inquinanti da parte di tutti gli edifici pubblici, comunali ma anche dell’ATER, adeguando dal punto di vista termico la dispersione di strutture costruite quando non esisteva il problema del risparmio energetico e ben pochi si ponevano il problema dell’inquinamento atmosferico.”

“Non solo, se in questi venti anni Terni fosse stata amministrata in modo virtuoso oggi avrebbe ben potuto attivare un programma complesso con incentivi significativi a tutti i privati che si fossero resi disponibili a riqualificare le proprie abitazioni dal punto di vista energetico. Minore inquinamento, riduzione dei costi del riscaldamento, ma anche impulso a centinaia e centinaia di imprese artigiane e commerciali del settore.”

“Già esiste l’incentivo fiscale previsto dallo Stato della detrazione del 65% in dieci anni ma di certo un ulteriore aiuto del Comune avrebbe fatto la differenza unitamente ad una convenzione con le banche per finanziare la sostituzione di caldaie obsolete con quelle a condensazione di recente tecnologia, realizzare cappotti termici, doppi vetri, infissi con taglio termico, ecc.”

“Ricordo che per trasformare l’intero Quartiere Duomo da ghetto desertificato, qual’era all’inizio degli anni ‘90 al quartiere elegante di oggi, proponemmo incentivi a fondo perduto per la riqualificazione delle parti comuni degli edifici e nel breve volgere di un decennio si compì il miracolo.”

“Non solo sarebbe quanto mai doveroso e salutare effettuare controlli da parte dei vigili urbani fermando quei mezzi pesanti dai cui scappamenti esce fumo nero.
Per non parlare dei due inceneritori attivi 24 ore su 24, 365 giorni all’anno che bruciano 100.000 tonnellate di pulper importato da tutta Italia.
Si può fare di molto meglio rispetto a bloccare, peraltro senza controlli effettivi, camini e stufe a pellets quando per anni si è lasciato che le famiglie le acquistassero senza problemi.”

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