I lavori di riqualificazione di uno dei parchi più importanti di Terni, quello di Cardeto, sono iniziati a marzo 2013 e sarebbero dovuti terminare nel giro di 9 mesi. Oggi siamo ad un anno di ritardo e la fine del cantiere pare ancora distante. Il consigliere comunale della lista I love Terni, Enrico Melasecche, oggi annuncia di aver presentato un’interrogazione al sindaco e in una nota critica duramente le ultime amministrazioni comunali per aver malamente gestito la riqualificazione del parco.
Il comunicato di Enrico Melasecche:
“Passare davanti a Cardeto e vederlo chiuso da molto tempo senza segni di vita fa male. Tutti coloro che ricordano i tempi migliori in cui era frequentato da famiglie, da sportivi ma anche nel corso delle Feste della birra di fine estate quando era ricolmo di giovani e meno giovani che tornati dalle vacanze ballavano e cantavano in allegria. Or sono 17 anni fa quella amministrazione, tenuto conto che costava non poco, aveva ben otto dipendenti che curavano i giardini e facevano manutenzione, irrigavano con l’acqua potabile e non c’erano soldi per ristrutturare la casa colonica decise di indire un bando per la riqualificazione del tutto con spese a carico del gestore, lasciandolo ovviamente aperto a tutti i fruitori. Si trattava del primo project financing introdotto a Terni. Caduta quella amministrazione la cosa si è trascinata, con una stanchezza esasperante, ed oggi al quarto lustro rileviamo: che il Comune si è ristrutturato la casa colonica a proprio debito, il cantiere è bloccato a due anni, una struttura enorme, fuori misura, che snatura l’intero parco, è stata realizzata ed incombe con la sua ombra su tutta la parte destra. Tutto tace.
Ovviamente anche qui non poteva non aver messo il suo zampino nel corso delle follie della burocrazia locale la nota ‘cooperativa prenditutto’ tanto per contribuire a rimandare di una generazione la soluzione del problema.
È lecito chiedere al sindaco di dare spiegazioni dell’ennesima cosa che non va? Qui le responsabilità sono tutte del Comune, di tutte e tre i mandati amministrativi Raffaelli + Di Girolamo se tra poco celebreremo il ventennio di una incapacità assoluta nell’affrontare i problemi con serietà e concretezza mentre un quartiere intero, oggi ancor più antropizzato di un tempo, chiede a gran voce che questa triste storia finisca.
Vogliamo attendere la prossima inaugurazione pre lettorale?
Ho presentato una interrogazione al sindaco per svegliare i dormienti, comprendere come può il Comune aver assentito una struttura enorme come quella, soprattutto per comprendere se esistono penali per chi inizia i lavori e li lascia a metà senza mettere neanche nel cartello obbligatorio per legge almeno la data di conclusione degli stessi”.
