Terni, oltre 300 studenti per “Legalità mi piace”, conferenza promossa da Confcommercio

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Terni è stata il palcoscenico di una grande giornata dedicata alla legalità, promossa da
Confcommercio Umbria e Confcommercio Mandamento Terni, in collaborazione con l’Istituto
Scolastico regionale, in occasione della quinta edizione della giornata nazionale Legalità mi piace, organizzata da Confcommercio – Imprese per l’Italia.

Due i momenti clou della giornata, che si è svolta presso Palazzo Gazzoli: la presentazione dei dati riferiti all’Umbria dell’indagine Confcommercio-GfK Italia sui fenomeni criminali, e dei lavori proposti da 16 classi di 7 istituti superiori di Terni, Narni e Orvieto – presenti tutti in platea – a cui era stato chiesto di rappresentato con diversi supporti – soprattutto video – la loro idea della legalità.

Dopo la lettura di un messaggio di apprezzamento del ministro della Giustizia Andrea Orlando a Confcommercio Umbria e di saluto agli studenti umbri, la giornata è stata introdotta dall’intervento del presidente di Confcommercio Terni Stefano Lupi: “La scelta di celebrare non in modo formale ma sostanziale, con i giovani, questa giornata della legalità – ha sottolineato il presidente – è simbolicamente per Confcommercio un modo di celebrare il futuro, perché anche il futuro delle imprese passa attraverso le nuove generazioni”.

Sono seguiti gli interventi del presidente di Confcommercio Umbria Giorgio Mencaroni, del sindaco di Terni Leopoldo Di Girolamo, del Prefetto di Terni Paolo De Biagi, del rappresentante dell’Ufficio Scolastico regionale Mauro Esposito.

Il presidente Lupi ha quindi presentato l’esito dell’indagine condotta nel mese di ottobre tra un campione di imprenditori umbri circa la loro percezione sull’andamento della criminalità (con particolare riferimento a estorsioni, usura, furti, rapine, contraffazione e abusivismo).

I ragazzi sono stati poi protagonisti di un dialogo aperto con i rappresentanti delle Forze
dell’Ordine presenti: il Questore di Terni Antonino Messineo, il comandante provinciale della
Guardia di Finanza colonnello Massimiliano Giua, il comandante della Compagnia Carabinieri di Terni capitano Alessio Perlonca, il comandante della Polizia Municipale di Terni Federico Boccolini.

Tanti e tutti d’attualità i temi su cui gli studenti hanno centrato l’attenzione: dall’abuso di alcol e droga all’abusivismo, dai crimini informatici alla pirateria e al taccheggio.
Le Forze dell’ordine hanno dato consigli, chiarito dubbi, richiamato l’attenzione sulle
conseguenze anche a lungo termine di comportamenti illeciti di cui spesso si sottovaluta la
portata.

Si è proceduto quindi alla presentazione dei 14 lavori realizzati da 16 classi di 7 Istituti superiori ternani, l’artistico Metelli, l’IIS F.Cesi-Casagrande, i licei scientifici Donatelli e Galilei, l’istituto Angeloni nonchè IISACP di Orvieto e l’IIS Gandhi di Narni.

La giuria – composta da rappresentanti di Confcommercio e dell’Ufficio scolastico – ha selezionato 3 vincitori, a cui Confcommercio Umbria ha consegnato buoni acquisto per materiale didattico. Il primo premio è stato assegnato allo spot “No Abusivismo” del IV C e IV M  del Liceo dcientifico Gandhi di Narni, per ideazione, creatività, leggerezza e immediatezza nella resa del tema trattato; Secondi classificati ex aequo “Real” IIIB e “Next” VB del Liceo Artistico Metelli di Terni, per la qualità tecnica e narrativa delle realizzazioni; terzo classificato infine lo spot “L’usura uccide il nostro lavoro”  del IE dell’Istituto F. Cesi – Casagrande di Terni, per la freschezza e la spontaneità nella recitazione che rendono convincente il messaggio.

“Una scelta difficilissima – ha commentato il presidente Lupi – perché i lavori sono tutti di grande qualità. Tutte le classi hanno interpretato in modo originale il tema della legalità, rivelando grandi doti espressive e tanta passione. A loro, agli insegnanti e ai dirigenti scolastici, il nostro più sentito grazie. Daremo  assolutamente seguito a questo rapporto con le scuole, che per noi è essenziale”.

L’INDAGINE: IMPRENDITORI UMBRI PREOCCUPATI SOPRATTUTTO PER I FURTI E CHIEDONO PIU’ CERTEZZA DELLA PENA

Il 27% del campione degli imprenditori umbri che hanno partecipato all’indagine, rispetto al 30% della media nazionale, si sente oggi meno sicuro nel fare impresa rispetto all’anno passato. I crimini che preoccupano di più, perché considerati in aumento, sono i furti (42%), l’abusivismo (32%), contraffazione e rapine (26%), seguiti da estorsione (12%) e usura (9%).

Per tutti questi fenomeni criminali, peraltro, il sentimento di incremento manifestato dagli
imprenditori umbri risulta inferiore rispetto alla media italiana. In Umbria risulta più bassa del dato nazionale anche l’esperienza di criminalità soprattutto per quanto riguarda l’esperienza indiretta: il 16%, negli ultimi 12 mesi, ha ricevuto minacce o intimidazioni per finalità di estorsione con riferimento all’attività dell’impresa, contro il dato nazionale pari al 23%, e il 13% (contro il 22%) ha dichiarato conoscere imprenditori con attività simili alla propria che, negli ultimi 12 mesi, hanno ricevuto minacce o intimidazioni per finalità di
estorsione. Il senso di maggior sicurezza manifestato dagli imprenditori umbri deriva forse dal fatto che più degli altri investono in prevenzione: tutti i dati sono superiori infatti alle media nazionale.

Tra le misure di tutela in Umbria al primo posto ci sono telecamere/allarmi: il 54% del campione le ha adottate, (media italiana 48%). Seguono assicurazioni (40% in Umbria, 36% in Italia), denunce (30% contro 28%), vigilanza privata (26% contro 25%), vetrine corazzate (14% contro 11%).

In Umbria tra le iniziative ritenute più efficaci per garantire la sicurezza dell’impresa si
confermano la certezza della pena (73%) ed una maggior protezione da parte delle forze
dell’ordine (61%), con le quali si ritiene necessaria una maggiore collaborazione (21%).

Nello stesso tempo però, in Umbria più che in Italia, gli imprenditori ritengono inefficaci le leggi che contrastano i fenomeni criminali: totalmente inefficaci per il 55% del campione (dato nazionale 47%), poco efficaci il 36%).

E sempre più che a livello nazionale il campione si è dichiarato fortemente favorevole
all’inasprimento delle pene per i reati contro le imprese, furti, rapine, estorsioni, usura,
contraffazione e abusivismo: 75% molto favorevole (67% il dato nazionale), 20% abbastanza favorevole.

Anche in Umbria, inoltre, la grande maggioranza dei rispondenti ritiene che non si scontino
realmente le pene per i crimini commessi (80% del campione). E’ in linea con la media nazionale, inoltre, sia la quota di chi dichiara di non avere un’arma per difesa personale (94%) sia la percentuale di chi pensa di dotarsene in futuro (14%).

Infine la questione taccheggi: tra gli intervistati, il 39% ne è stato vittima negli ultimi 12 mesi; il 16% di questi una sola volta, il 23% ripetutamente.

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