Terni, parziale crollo convento Colle dell’Oro (foto): vigili del fuoco informano Procura, denuncia di Italia Nostra

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Convento Colle dell'OroEdificato nel XV secolo, per oltre 400 anni ospitò frati e studenti, nei primi del Novecento fu trasformato in casa di riposo per anziani poi in comunità per tossicodipendenti, infine fu abbandonato. Oggi l‘ex convento di Colle dell’Oro è un rudere pericolante, già parzialmente crollato. Nessuna amministrazione comunale si è mai occupata di mettere in salvo quell’importante struttura storica: una situazione che ora è stata segnalata alla Procura della Repubblica di Terni. I vigili del fuoco, dopo una segnalazione di Italia Nostra, hanno infatti redatto e presentato una relazione alla Procura e la stessa Italia Nostra presenterà un esposto.

Dell’ex convento di Colle dell’Oro si è occupato più volte il Centro studi Malfatti che già nel 2008 scriveva: “I tetti sono crollati e l’acqua meteorica compromette la staticità stessa dell’edificio, mentre i bellissimi affreschi dell’antico refettorio monastico si stanno irrimediabilmente deteriorando”. Nel 2011 il Comune di Terni aveva messo in vendita la struttura ma tutte le aste erano andate deserte. Il 30 dicembre però, a sorpresa, la cooperativa Actl aveva ufficialmente manifestato l’interesse ad acquistare il prestigioso immobile per un milione e 700 mila euro. La compravendita non si è però mai concretizzata ed il Comune è rimasto proprietario dell’ex convento.

Ad aprile 2013 il Centro studi Malfatti era tornato a denunciare lo stato di abbandono della struttura: “Dopo cinque anni nulla è stato fatto, la già critica situazione di allora è notevolmente peggiorata. Il crollo del tetto ha portato al decadimento del piano ultimo, le continue infiltrazioni d’acqua hanno causato danni anche ai piani inferiori. Ben poco è rimasto ormai dei bellissimi affreschi presenti nell’antico refettorio monastico. Per non parlare dello stato di abbandono dell’intero parco”.

Ancora una volta la denuncia del Centro studi Malfatti è rimasta inascoltata e lo scorso 26 ottobre Italia Nostra Terni ha richiesto un urgente accertamento ai vigili del fuoco ipotizzando tre possibili illeciti: omissione di lavori in edifici che minacciano rovina, rovina di edificio e crollo di costruzione. I vigili del fuoco hanno prodotto una relazione e, fa sapere Italia Nostra, l’hanno inoltrata direttamente all’attenzione della locale Procura della Repubblica. Ora la stessa Italia Nostra annuncia che entro breve presenterà “una formale denuncia-querela volta al puntuale accertamento delle responsabilità e, qualora si aprisse un giudizio, come organizzazione nazionale tesa alla tutela del patrimonio storico-artistico nazionale e riconosciuta sin dal 1958 con Decreto presidenziale, ci costituiremo parte civile senza ulteriori indugi. Al contempo è parimenti urgente e indifferibile che il Comune di Terni, disattento detentore del bene, in modo sollecito ponga almeno in sicurezza il complesso, prima che crolli definitivamente tutto. Si eviti una ferita mortale alla cultura e alla storia cittadina”.

Per Italia Nostra si tratta di “una vicenda di straordinaria inciviltà, con un complesso di grande valore storico-artistico ridotto a poco più di un cumulo di pietre grazie alla stolida noncuranza pubblica, con danni anche all’adiacente chiesa-santuario del ‘400, una delle più antiche e significative testimonianze francescane del nostro territorio”.

FOTO (Centro studi Malfatti):

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