Terni, Pennoni (Pd): ”Utilizzare opportunità del fondo politiche attive per il lavoro”

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Michele Pennoni“Ricercare i mezzi per uscire dallo stato di disoccupazione diffusa e favorirne l’applicazione più corretta e conforme alle esigenze di sviluppo territoriale nel più breve tempo possibile, attraverso la sperimentazione di soluzioni innovative, in particolare per i disoccupati in fasce di reddito più deboli è l’imperativo che si presenta di fronte a chi, oggi, è impegnato nell’amministrazione comunale”. Lo scrive Michele Pennoni, consigliere del Partito Democratico e vicepresidente del consiglio comunale, in una propria nota dedicata ai problemi dell’occupazione, alle politiche attive per il lavoro e al Piano regionale del lavoro.

Prosegue la nota: “Prevenire le possibili cause della disoccupazione è una sfida tutt’altro che semplice ma che vede appunto impegnati il Comune e la Regione con il suo Piano Regionale del Lavoro. Come emerso da più parti, il Piano deve essere visto come un punto di partenza molto importante per sostenere le famiglie in difficoltà e le Istituzioni devono continuare a mettere al centro della propria operatività il lavoro e combattere le sue problematiche”.

Per Pennoni “esistono ancora degli interventi di carattere pubblico finalizzati alla tutela dell’Interesse collettivo dell’occupazione, ma nel mettere in campo tutte le risorse a disposizione per creare nuove opportunità di lavoro bisogna cercare di porre in relazione i progetti di riqualificazione professionale e ricollocazione con la domanda espressa dal mercato del lavoro nel nostro territorio”.

Prosegue il vicepresidente del Consiglio comunale: “È chiaro a tutti ormai che difendere il lavoro dalla crisi non basta: bisogna puntare su politiche attive per creare nuove opportunità di occupazione, anche per chi è meno giovane e ha perso il suo vecchio impiego, disoccupati o inoccupati. È in questo quadro che si inserisce la possibilità per le Regioni di richiedere il finanziamento di iniziative attraverso il Fondo per le Politiche Attive per il lavoro (FPA), a favore dei lavoratori disoccupati sulla base delle risorse stanziate per il 2014 dal Governo. Il plafond 2014 per attingere al quale la Regione deve presentare domanda entro il 28 febbraio, corrisponde a 15 milioni di euro, ma dalla programmazione sono previsti anche 20 milioni per il 2015 e altrettanti per il 2016, che verranno ripartiti, sempre in base alle domande delle Regioni, con cadenza trimestrale”.

Scrive Pennoni: “Nella domanda potranno essere inseriti progetti di sperimentazione contratto di ricollocazione, percorsi di orientamento formativo, percorsi formativi professionalizzanti, di aggiornamento e specializzazione, di potenziamento competenze chiave, di alta formazione, percorsi formativi per la ricerca di lavoro e l’autoimprenditorialità, tirocini di inserimento o reinserimento al lavoro, interventi di aiuto ad attività professionali autonome, creazione d’impresa, rilevamento di imprese da parte dei lavoratori, attività di cooperazione, incentivi all’assunzione e incentivi per la mobilità territoriale dei lavoratori”.

“Questa pluralità di strumenti, che tra le altre cose, si identificano proprio tra quelli che le istituzioni hanno individuato al momento dell’accordo con Tk-Ast del dicembre scorso come mezzo di riqualificazione e efficientamento del lavoro delle ditte dell’indotto, sono mirati all’inserimento lavorativo, ma per promuovere l’inserimento di tutti i soggetti che si collocano ai margini del mercato e/o si trovano in una condizione anagrafica compatibile con il lavoro, la conoscenza dei bisogni delle imprese è condizione necessaria per guidare le caratteristiche professionali dell’offerta di lavoro sulla base della domanda”.

“È quindi imprescindibile – conclude Michele Pennoni – non perdere l’occasione del 28 febbraio prossimo e, a questo punto, diventa fondamentale un confronto tra tutte le parti coinvolte e affinché si realizzi un programma di azioni mirate a sostenere le maggiori criticità del mercato del lavoro ternano attraverso una spinta al reinserimento lavorativo. Auspichiamo con forza quindi, che il sindaco, convochi urgentemente un tavolo che riunisca tutte le forze rappresentative di lavoratori e datori di lavoro, delle categorie tutte che operano nel nostro territorio per guidare e indirizzare al meglio un progetto di inserimento e reinserimento lavorativo effettivamente utile e in grado di dare forza e capacità aggiuntive a quei settori che necessitano di professionalità accompagnando, attraverso il loro sviluppo, una più veloce uscita dalla crisi”.

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