Avevano ideato un piano per rubare capi e uscire da un negozio di abbigliamento senza che nessuno se ne accorgesse. Così non è stato, l’addetto alla vigilanza del negozio se n’è accorto eccome, facendo scattare per le due protagoniste una denuncia per furto. Si tratta di due giovani studentesse di medicina fuori sede, una di 26 e l’altra di 24 anni incensurate, provenienti rispettivamente dal Sud e dal Centro Italia.
Le giovani ieri sono entrate in azione nel grande magazzino di via Mazzini. Questo il loro piano: mentre una avrebbe fatto scattare l’allarme delle barriere antitaccheggio gettando un capo d’abbigliamento per bambini verso l’uscita di piazza Bruno Buozzi (attirando così l’attenzione delle commesse e della vigilanza), l’altra sarebbe dovuta uscire con la refurtiva dall’altra porta.
Le due lo hanno messo in pratica ma il piano non ha funzionato perché l’addetto alla vigilanza aveva notato che la borsa di una delle ragazze era sempre più gonfia ogni volta che uscivano dai camerini. Così le aspiranti medici sono state bloccate all’uscita. Poco dopo è arrivata una pattuglia della polizia che ha provveduto a perquisirle: all’interno della borsa di una delle due sono stati trovati vestiti per un valore di 150 euro. Le ragazze si sono scusate per il gesto, dicendo che era la prima volta che commettevano dei reati. Scuse che non sono servite a granché, visto che tutte e due sono state denunciate dalla polizia per furto in concorso pluriaggravato dalla destrezza.
