Terni, picchia i neri per odio razziale, marocchino denunciato per la 19esima volta

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polizia (3)Una storia che ha dell’inverosimile ma che è drammaticamente vera. A Terni c’è un 23enne marocchino che, mosso unicamente da odio razziale, picchia e accoltella le persone di colore che hanno la sfortuna di imbattersi sulla sua strada. Con questo modus operandi, negli ultimi 5 anni ha cumulato 19 denunce, l’ultima delle quali risale a pochi giorni fa.

La sua ultima vittima è un ragazzo del Gambia, in Italia come richiedente asilo, che si è presentato in questura con il volto tumefatto e con il sangue che gli sgorgava copiosamente dal naso. Mentre l’agente in servizio al corpo di guardia chiamava il 118, il ragazzo ha spiegato di essere stato aggredito in via Eugenio Chiesa da un marocchino di sua conoscenza, che lo ha offeso con insulti razzisti e poi gli ha tirato una bottiglia di birra al volto, centrandolo al naso.

Dopo essere stato curato al pronto soccorso, la mattina successiva il gambiano è tornato in questura per formalizzare la denuncia e ha indicato come l’aggressore il 23enne marocchino, regolarmente residente a Terni. E la vittima conosceva bene quel 23enne perché qualche anno fa aveva accoltellato suo fratello minore.

Il profugo aggredito ha raccontato che il marocchino nutre un odio viscerale contro i neri, tutti i ragazzi provenienti dall’Africa centrale che stanno a Terni lo conoscono e se possono, lo evitano. Cosa che non è riuscita a lui: se l’è trovato davanti sul marciapiede, mentre rientrava a casa. E tanto è bastato per venire massacrato.

Il marocchino, che è stato anche riconosciuto in una foto segnaletica, è una vecchia conoscenza della polizia di Stato; nonostante la sua giovane età, ha numerosi precedenti penali per vari reati e, solo dal 2011, è stato denunciato 18 volte per lesioni personali. Tuttora nei suoi confronti è in atto la misura della sorveglianza speciale, con gli obblighi disposti con provvedimento del questore di Terni, per gli assuntori di sostanze stupefacenti, che prevedono la permanenza nella propria abitazione a partire da un certo orario. Misura che però non gli impedisce di continuare a perseguitare sconosciuti.

Dopo alcuni inutili tentativi, gli agenti lo hanno trovato in casa, e lo hanno portato in questura per denunciarlo per lesioni personali (per la 19esima volta), aggravate dall’uso del corpo contundente e dai motivi razziali, oltre che per la violazione degli obblighi previsti dalla misura restrittiva.

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  • No droga

    Piena solidarieta’ al cittadino gambiano.
    Per il resto vorrei sapere cosa ne pensano i frequentatori del centro sociale che difendono gli immigrati a prescindere.
    Vorrei dirgli che molti immigrati sono razzisti.
    Rimandiamo a casa gli spacciatori.

  • Andrea Galimberti

    L’autore parla di storia che ha dell’incredibile , ma solo chi è ignorante può pensare sia incredibile … Solo chi non conosce il razzismo dei nordafricani ed anche di molti medio-orientali verso i neri

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