Terni, Piccinini e Masiello: ”Risanare lago Piediluco, aprire tavolo con Eon”

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Piccinini-MasielloMentre Italia Nostra Terni denuncia il trattamento economico di favore riservato alle multinazionali dell’idroelettrico che operano a Terni, da una mozione di due consiglieri del Pd che sarà presentata domani, si apprende che proprio nei confronti di una di quelle multinazionali c’è un certo lassismo della politica locale. Da 4 anni è infatti scaduta la convenzione che conteneva l’accordo tra Eon ed enti locali per la tutela e la valorizzazione del territorio e nessuno sembra ancora aver avviato un tavolo per il rinnovo. Così, per la multinazionale sarebbero venuti meno anche alcuni doveri.

La mozione è di Sandro Piccinini e Valeria Masiello, analizza diversi problemi del lago di Piediluco e contiene alcune proposte per il risanamento.

I PROBLEMI Nel testo viene sottolineato che “il lago è soggetto da molti anni ad operazioni di svaso e invaso da parte delle varie società che si sono succedute ad oggi e appartenenti al gruppo E.On” e “tale sfruttamento ha generato gravi problemi come: l’eutrofizzazione delle acque del lago di Piediluco, l’interramento del fondale, il dissesto delle sponde e il problema idrogeologico”.

Un altro problema viene individuato “nell’immissione artificiale delle acque dal Medio Nera e dal Velino, ricche di fosforo, azoto e sostanze chimiche derivanti anche dai numerosi allevamenti di trote” che “di fatto hanno dato luogo, nel corso di questi anni, alla progressiva perdita di naturalità del lago, a colorazioni variopinte e dannose delle acque nel periodo estivo, a problemi legati alla stessa fauna ittica e all’economia locale, che sta ormai crollando”.

Piccinini e Masiello ricordano anche che “intorno agli anni 2000, l’Autorità di Bacino del Tevere, su mandato del ministero dell’Ambiente, ha predisposto un piano stralcio per la salvaguardia delle acque e delle sponde del Lago, che è rimasto nel cassetto in quanto per la sua attuazione erano necessari circa 100 milioni di euro così come non sono state attuate anche le norme di salvaguardia, nonostante l’approvazione da parte del Ministero”.

EON Riprendendo quanto denunciato da Italia Nostra, Piccinini e Masiello scrivono che “la Regione Umbria riceve per la concessione da parte dell’E.On allo sfruttamento delle acque circa 3,8 milioni di euro senza che un euro torni ad essere investito sul Lago e il suo territorio”. Inoltre “lo stesso accordo tra E.On e gli Enti Locali per la tutela e la valorizzazione del territorio faceva seguito ad una convenzione scaduta nel 2010, che non è stata ancora rinnovata, contribuendo così a penalizzare ancora il territorio”.

APRIRE TAVOLO Con la mozione si chiede quindi l’impegno del sindaco e della Giunta “a riaprire sin da subito il tavolo con E.On per sottoscrivere nuovamente un accordo per realizzare progetti di riqualificazione e miglioramento ambientale delle aree circumlacuali”. Piccinini e Masiello chiedono inoltre che sia posto in essere “un confronto con il ministero dell’Ambiente perché venga assicurata una copertura finanziaria al primo stralcio e con l’Unione Europea in modo tale che essa assuma le questioni relative al risanamento degli interventi ambientali e naturali, finanziando gli stessi con risorse comunitarie”.

UMBRIA E LAZIO Altra richiesta dei due consiglieri del Pd è l’intervento “nei confronti della Regione Umbria affinché essa affronti la risoluzione dei problemi degli inquinanti che derivano dagli allevamenti di troticoltura e zootecnici e sugli impianti di fognatura, coinvolgendo anche la Regione Lazio, prevedendo anche nel bilancio regionale che i fondi incamerati per la concessione delle acque vengano utilizzati almeno per il 50% sul lago e il suo territorio e affinché le risorse comunitarie disponibili per i SIC e le ZPS siano richieste e utilizzate per la valorizzazione e la promozione di un luogo che può dare sviluppo economico e occupazione”.

RISANAMENTO SPONDE Infine la mozione impegna l’amministrazione comunale “a redigere, di concerto con le comunità locali, un progetto/programma di valorizzazione, recupero e risanamento delle sponde, delle zone umide (attualmente in stato di totale abbandono), dell’ex lago della Volta e del fiume Velino, che preveda anche ipotesi di ripristino dei vecchi porti e una navigabilità tra il lago di Piediluco e il centro abitato di Marmore (Campacci)”.

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  • robersis

    E’ tempo di elezioni. Dove erano in tutto questo tempo le CIRCOSCRIZIONI, il COMUNE, la PROVINCIA, la REGIONE ( TUTTI CONTROLLATI DALLA SINISTRA). Possibile che non si sente mai una voce di protesta di tutti coloro che in questi anni li hanno votati. Abitanti di Piediluco, i soldi che spettavano a voi forse sono serviti ad acquistare Superconti oppure hanno già preso la strada del LUSSEMBURGO. Continuate a VOTARLI.

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