Terni, progetto Civiter: aperture dall’Università della Tuscia

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Univesirtà della tusciaA due anni dalla firma dell’intesa,  il progetto Civiter, l’accordo Terni, Viterbo, Rieti e Civitavecchia per disegnare prospettive di sviluppo comuni guardando a Roma e al Lazio, potrebbe aprire un clamoroso nuovo fronte, che se andasse in porto è destinato a mettere in crisi la situazione dei rapporti attuali fra la regione Umbria e l’Università. Fra le linee operative che erano allora alla base del progetto c’era infatti la possibilità di vagliare collaborazioni con l’Università della Tuscia, che ha sede a Viterbo e ora, clamorosamente, tutto questo potrebbe prendere forma.

Il sasso lo ha lanciato in qualche modo, convegno “Fare rete fra le città”, che si è svolto al PalaSì,  Mario Savino, docente di diritto amministrativo nell’ateneo viterbese: secondo il professore, l’Università di Viterbo sarebbe interessata ad aprirsi a Terni e al progetto Civiter, dunque seguendo le linee di prospettiva che erano alla base dell’intesa iniziale. Ovvio che questo per ora è solo un sasso lanciato nello stagno ma se dovesse davvero prendere forma l’idea porterebbe a molti mal di pancia.

Oltre a Savino e all’assessore alla Pianificazione Strategica del Comune di Terni (fra i critici nei confronti dell’ateneo perugino), Francesco Clementi, docente di diretto pubblico all’università di Perugia e vicino al presidente del Consiglio Renzi, oltre ad altri quattro professori: Giulio Vesperini, docente  di Diritto amministrativo dell’Università degli Studi della Tuscia, Silvia Bolgherini, dell’università Federico II di Napoli, Maria Prezioso, che insegna Geografia economica a Tor Vergata e Cecilia Cristofori, sociologa dell’ateneo perugino. Coordinatore l’economista dell’Università La Sapienza Giuseppe Croce.

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