Terni, Rocca San Zenone: incendio sembrava spento ma nel pomeriggio riprendono i focolai

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Sembrava ormai spento l’incendio che da giorni sta devastando la Valserra e minaccia il borgo di Rocca San Zenone, invece verso metà pomeriggio le fiamme sono tornate a divampare lungo il costone della montagna che lambisce il paese.

La continua ricomparsa delle fiamme è dovuta alla vegetazione presente, principalmente pini, e agli aghi ammassati in terra, che anche una volta spenti, continuano a rimanere incandescenti e a fare da braciere, continuando a riprendere vita anche quando il problema sembra risolto.

La situazione sembrava risolta questa mattina quando con una situazione climatica più favorevole rispetto alla giornata di ieri, con meno raffiche di vento ad alimentare i focolai, l’operato dei vigili del fuoco aveva portato al quasi totale spegnimento del rogo. Erano rimasti solo alcuni focolai nella zona bruciata, dopo che in mattinata un elicottero aveva effettuato dei lanci procedendo alla bonifica dall’alto mentre gli uomini dei vigili del fuoco bonificavano da terra.

Sul posto erano presenti anche il sindaco Leopoldo Di Girolamo insieme agli uomini della protezione civile, che hanno ordinato due giorni ancora di evacuazione. I due giorni sono necessari per completare le operazioni di spegnimento e per permettere le verifiche sulla stabilità ed integrità del costone che sovrasta Rocca San Zenone. Se non saranno riscontrate criticità sarà possibile il rientro nelle abitazioni, ma dopo gli eventi di questo pomeriggio non si possono fare pronostici

Attualmente ai 59 sfollati è stato messo a disposizione un albergo della città, per chi non fosse riuscito a trovare alloggio nella giornata di ieri. E’ stato anche concesso di rientrare alle proprie abitazioni solo se accompagnati dal personale addetto alla sicurezza, e solamente per prelevare beni di prima necessità.

Intanto, se dovesse emergere la necessità di interventi di messa in sicurezza del costone roccioso, in provincia è già pronta una lettera, sottoscritta dal presidente Giampiero Lattanzi, con la richiesta di attivazione dei fondi regionali e statali previsti per questo tipo di emergenze. Questo perché l’ente non dispone di risorse proprie da poter utilizzare.

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