Terni, scorie siderurgiche in terreno di via Urbinati, Italia Nostra: ”Informati carabinieri e ministero”

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logo-italia-nostraDurante i lavori di costruzione della bretella tra via Urbinati e strada di Santa Maria Maddalena, a poche decine di metri dall’ingresso dell’ospedale di Terni, sono state trovate scorie siderurgiche (da accertare come mai si trovassero lì). Scorie che avrebbero contaminato il sottosuolo: sarebbero presenti diverse sostanze inquinanti tra cui cromo esavalente.

Su questo ennesimo “caso ambientale” tuona Italia Nostra Terni: il presidente dell’associazione, Andrea Liberati, fa sapere di aver già informato carabinieri e ministero dell’Ambiente. Lo stesso Liberati invita poi, nuovamente, Thyssenkrupp a pagare per i danni ambientali causati e lasciare l’Italia.

Il comunicato di Andrea Liberati di Italia Nostra Terni:

“A Roma spesso i lavori si bloccano per le testimonianze archeologiche che riemergono dal sottosuolo; a Terni, invece, da qualche tempo la storia si rilegge attraverso la scoria, come mostra l’ennesimo rinvenimento di rifiuti siderurgici, a pochi passi dall’Ospedale e a 300 metri dal fiume Nera.

Nelle prossime ore, in via ufficiale, Italia Nostra, dopo aver informato il NOE dei Carabinieri, chiederà al Ministero dell’Ambiente l’avvio di una ricognizione generale dei depositi incontrollati di scoria nella Conca e la possibile estensione del SIN ‘Terni-Papigno’, visto che la Regione Umbria, colpita da severissima miopia, nel proprio Piano di bonifica per le aree inquinate è riuscita a trovare due sole altre aree contaminate da scorie, confinandole a Vocabolo Fiori.

Come mostra la storia di Via Urbinati, i depositi incontrollati di questo materiale, utilizzato impropriamente anche a fini edilizi, sono invece numerosi e pertanto occorre un monitoraggio sistematico sull’intero territorio comunale, con un’analisi auspicabilmente condotta da personale non solo competente, ma soprattutto totalmente estraneo a certe mefitiche dinamiche locali, perché ignoranza e negazionismo ambientale hanno connotato per decenni l’agire di parte non marginale della nomenclatura locale e della dirigenza industriale delle acciaierie. Negazionismo che, specie da parte della Thyssen, vero sindaco di Terni, prosegue tuttora, imponendo a noi, presunti sudditi di Terni e della Valnerina, una terza pericolosissima mega-discarica di scorie a un passo dalla Cascata delle Marmore.

E’ venuto il tempo di dire basta ai compromessi. Occorre recuperare lavoro e salute, diritti economici, ambientali e sanitari. La piena legalità.

Italia Nostra dimostrerà presto a questi signori e ai loro sodali che, nonostante solerti sbancamenti, muti disastri ambientali e plateali ricatti occupazionali, stavolta è davvero finita. Indicheremo a costoro l’unica via possibile, quella del Brennero, accompagnandoli fuori dai confini, ma reclamando prima i gravissimi danni sinora procurati, dalle falde acquifere al resto”.

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  • cavaliere nero

    Ma il nostro caro primo cittadino ma che fa tutto il giorno nel suo ufficetto?
    beato chi ti ha votato!!!!!

    • robersis

      disattento cavaliere nero. il nostro NON AMATO primo cittadino è impegnatissimo, vedi le difese dell’accompagnatore e/o tassista di disabili, tagliare nastri, inaugurazione di brutture varie e tante altre cosucce di casa comunista non può avere tempo per pensare al bene di terni e dei ternani. Purtroppo in non sarò beato.