Terni, sopravvissuti a Costa Concordia: ”Da viaggio di nozze ad incubo, dimenticare è difficile”

0

Costa ConcordiaIl giorno del secondo anniversario dalla tragedia della Costa Concordia, Umberto Trotti e la moglie lo hanno passato dallo psicologo: i due coniugi di Ferentillo (Terni) sono sopravvissuti al naufragio dell’isola del Giglio insieme ai due figli piccoli. Trotti ha spiegato all’Ansa di dover portare dallo psicologo “mia moglie Fiorda che ancora non è riuscita a superare quello che ci è successo. La situazione è abbastanza pesante, per questo, usciti dallo studio dello specialista, la porterò a spasso e cercheremo di pensare a tutto tranne che al naufragio, il contrario di quanto fatto lo scorso anno. Ma dimenticare è difficile”.

Il riassunto della terribile esperienza è tutto in una frase: “Da viaggio di nozze, quella crociera si è trasformata in un incubo”. Trotti afferma: “Mia moglie ha 24 anni ma ne dimostra 70, io mi sono dovuto fare forza anche per lei”. Ma il “rancore” più grande che porta dentro, spiega, è “che dal processo a Grosseto non sia venuta ancora fuori la verità”.

Ricordando i momenti più brutti, Trotti racconta: “Sulle scialuppe non ci facevano salire, ci dicevano o che erano troppo piene o che il settore non era il nostro. Abbiamo dovuto insistere e siamo saliti quasi sull’ultima barca di salvataggio, anche grazie a un’infermiera che ha dato il posto a mia moglie. Ed è in quei minuti concitati che abbiamo perso di vista Dayana, la piccola morta nel naufragio. Se a penso a tutto questo – conclude Trotti – credo che sia stato quasi un miracolo, qualcuno ha stabilito che quel giorno noi non dovevamo morire”.

CONDIVIDI