Terni, tavolo su mense, Comune: “Resta il cotto e mangiato”. Ma i genitori lasciano la sala

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banchi aula scuola elementareFumata bianca nel primo incontro fra il Comune, i genitori e i comitati per la questione della proposta di esternalizzare il servizio mense nelle scuole del Comune. Il vicesindaco Francesca Malafoglia e l’assessore al bilancio Vittorio Piacenti D’Ubaldi hanno dato l’annuncio che tanti aspettavano: – “Siamo in grado di garantire il nostro propositivo iniziale, di assicurare il cotto e mangiato confermando i centri di cottura in loco come elemento fondamentale di qualità del servizio mensa. Per noi era importante, a differenza di altri che hanno dato luogo a interventi strumentali, di consentire ai tecnici deputati di attivare e facilitare la partecipazione, per far sì che i cittadini potessero dire la loro ai tavoli di approfondimento”.

“Oggi il Comune di Terni – hanno aggiunto – ha attivato strumenti tecnici di partecipazione, avvalendosi di specialisti della materia, lasciando il massimo dello spazio possibile al confronto sui dati di fatto. Ed è rilevante sottolineare che cittadini, rappresentanti dei genitori, del mondo della scuola, delle forze sindacali, hanno colto le opportunità di questo percorso, aderendo ai tavoli di partecipazione, nei quali potranno dire la loro senza alcuna remora.  Dispiace invece che c’è chi rinvia costantemente sempre ad altri tavoli ed altre situazioni, attraverso la lettura di comunicati preconfezionati palesando di fatto la distanza tra chi è interessato alla qualità del servizio mensa e chi invece continua con la critica aprioristica, nell’esclusiva speranza di trovare visibilità politica”.

Il comitato dei genitori ha però lasciato la sala ben presto, in aperto contrasto con il Comune, contro la riorganizzazione dei servizi e la tariffazione, leggendo un comunicato: “Abbandoniamo la sala perché non ci riconosciamo nel percorso avviato. Chiediamo di abrogare la delibera 25 di febbraio e ricominciamo dal principio tutto, qualità del servizio mensa e blocco dell’ipotesi di incremento retta, no a refezione esternalizzata, rimodulazione degli scaglioni Isee”. Lo scontro dunque, non è ancora finito.

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