Terni, tolse crocifisso da aule della scuola: docente sospeso per un mese

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L’Ufficio scolastico regionale per l’Umbria ha sospeso per un mese dall’insegnamento e dallo stipendio il professor Franco Coppoli, per avere tolto il crocefisso dalle aule dell’istituto per geometri Sangallo di Terni in cui insegna. A renderlo noto è il sindacato dei Cobas, che esprime solidarietà al docente, raggiunto ieri dal provvedimento. La sospensione sarà valida dall’8 aprile al 7 maggio.

Per i Cobas “nel nostro Paese, nel 2015, è ancora vietato rivendicare la separazione tra Stato e chiesa e chiedere spazi educativi inclusivi senza simboli religiosi. Continua la crociata integralista, discriminatoria e diseducativa, di quelli che pretendono di imporre la connotazione religiosa delle aule scolastiche della scuola pubblica, nonostante non esista alcuna legge o regolamento che impongano la presenza del crocefisso nelle aule delle scuole superiori”. Sempre a detta del sindacato “nel provvedimento si riconoscono varie irregolarità commesse dal dirigente scolastico” nel far collocare a oltre tre metri i simboli religiosi, “ma la motivazione per un provvedimento disciplinare così grave è superficiale e generica”.

Togliere un crocefisso costituisce per l’Usr – riferisce il sindacato – “una violazione dei doveri connessi alla posizione lavorativa cui deve essere improntata l’azione e la condotta di un docente”, ma secondo i Cobas “l’imposizione del crocefisso ha un carattere discriminatorio ed escludente”.

Coppoli era stato protagonista di un’analoga iniziativa già nel 2009 ed anche in quella occasione era stato sospeso per un mese. Più recentemente, nell’aprile 2014, era finito al centro dell’attenzione mediatica per aver impedito che nell’aula dove stava insegnando, fosse eseguito un controllo antidroga della polizia.

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  • mauro

    Oh ogni tanto buone notizie!

  • robersis

    Suggerirei al Professor Coppoli di andare ad insegnare nelle scuole dell’ isis. Se cosi fosse avremo uno s…… in meno. Sono un non credente ma la figura di Cristo in croce fa parte della nostra cultura e non disturba certo le persone a posto con la mente. Vada, vada e ancora vada.

    • chedire

      sono d’accordo! e se fa questo x mettersi in mostra, vada, vada, ancora di piu’

  • Fede

    Grande Franco…ma perché non viviamo in uno Stato laico? Ma perché non è una forzatura mettercelo e tenercelo sto crocifisso? Bravo Franco, resisti…siamo veramente tanti con te

    • mauro

      Ma perché non te ne vai tu in un paese migliore..

  • Io

    Sul tema si è espressa anche la Corte Europea, nel 2011, considerando corretta la scelta di esporre il simbolo nelle aule: questo perché il crocefisso esprime sì un significato religioso, ma anche “identitario […], frutto e simbolo dell’evoluzione storica della comunità italiana e di un’antichissima e ininterrotta tradizione ancora oggi attuale e fondata sui principi e sui valori democratici e umanitari delle civiltà occidentali”

    I professori pensassero a fare il loro lavoro, quello per cui vengono pagati!

    • chedire

      sono d’accordo anche con te

  • Spirit

    Secondo me quisto che ha tolto il crocifisso non capisce un Ca.. Stu Testa de Ca… Mo quanno arrivano quilli barboni dell’isis glielu danno loro lu statu laico.
    Vedrai che rimpiagne la tradizione Cristiana. PEZZU DE TARANCOLU CHE NON SI ANTRU !

    • lillo

      purtroppo la mamma di spirit è sempre incinta

      • robersis

        Questo modo di dire l’hai proprio fatto tuo. Quando scrivevi eri davanti ad uno specchio.

      • Spirit

        e la tua non capisce un cazzo. Apposta gli e’ venuto un figlio stupido come te.

      • Spirit

        lillo il BIRILLO, un soffio d’aria e caschi per terra.

      • BENNET

        Lillo te mando un messaggio da Perugia. Ma vai a fare in der cul. Te e il prof
        laico

  • chedire

    troppo poco la sospensione per un mese. Questo prof. pensasse ad insegnare la sua materia, si concetrasse su questo e a preparare bene gli studenti. Non togliesse storia e cultura ai nostri ragazzi italiani x darla a chi si deve integrare in un paese ospite. Noi facciamo pure troppo x loro, ma se andiamo nei loro paesi ci ammazzano, ci mettono in galera a vita, stuprano le donne, chiaro?