Terni, Udc: ”Dati ambientali estremamente preoccupanti ma sindaco, Asl e Arpa minimizzano”

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MelaseccheI dati sull’inquinamento da metalli pesanti sono estremamente preoccupanti ma il sindaco, l’Asl e l’Arpa minimizzano il problema. E’ in sintesi quanto scrive in un comunicato il consigliere comunale Udc, Enrico Melasecche, commentando i dati sulle cosiddette deposizioni atmosferiche diffusi da Italia Nostra e WWF in cui emerge una fortissima presenza di nichel, arsenico e piombo in tutta la città di Terni.

Il comunicato del consigliere comunale Enrico Melasecche:

“Qualche anno fa, dopo confronti aperti anche con alcuni magistrati che vivono a Terni, preoccupati per alcuni fenomeni intollerabili di inquinamento, presentammo varie interrogazioni e sollevammo il problema sulla stampa. Di fronte al cinismo di Palazzo Spada (mentre l’aria di notte diventava irrespirabile, l’allora sindaco dichiarò che “le nubi acri notturne erano il segno positivo della ripresa industriale”) fummo costretti a presentare un esposto alla magistratura che delegò alla ASL la conduzione delle indagini. Ma ARPA ed ASL, enti fortemente politicizzati, hanno sempre, come in altre regioni, minimizzato i fenomeni, salvo adoperarsi, spendendo anche somme ragguardevoli, per evitare che la consapevolezza prendesse il sopravvento sulla ben nota logica del “tirare a campare”.

Errori su errori, come l’uso dei famigerati radielli, strumenti inadatti a captare le polveri ed i gas nocivi, come i campioni prelevati ad altezza non idonea, come le centraline vecchissime i cui dati servivano ad illudere la popolazione, ma lo stesso comitato scientifico costituito da uomini di partito, hanno fin qui caratterizzato una politica che sistematicamente ha voluto nascondere la realtà della Conca. Per non parlare delle vicende inerenti il famigerato inceneritore dell’ASM che spargeva inquinanti. Chi non ricorda ad esempio i valori della diossina che man mano che ci si allontanava dal rogo di Vascigliano invece di ridursi aumentavano, con il defenestramento da parte del Direttore Generale dell’allora ASL 4, reo il primo di voler accertare la verità?

Oggi la pantomima si ripete e Di Girolamo – medico prestato alla politica o più probabilmente politico prestato casualmente alla medicina – continua a minimizzare e, tanto per cambiare, invece di rispondere ai quesiti che emergono da dati inconfutabili, la butta sul personale. Il suo residuo prestigio è così mal messo che nel PD sale forte la richiesta di primarie, uno schiaffo a chi ha governato per un solo mandato e non ha la fiducia neanche dei propri vecchi elettori. Se continua a menare il can per l’aia, piuttosto che affrontare seriamente i problemi che il WWF e Italia Nostra con coraggio hanno evidenziato, rischia non solo di fare una pessima figura quale politico ma anche di tradire il giuramento da medico che dovrebbe porre la salute ben più avanti degli interessi di partito.

Si dà il caso infatti che, vista la difficoltà di trovare lavoro nella Conca, molti, moltissimi, sono i membri del PD, con familiari e famigli ad essersi collocati nel ventre molle delle acciaierie per cui non sembra peregrina la tutela da parte della politica di Palazzo Spada degli interessi della multinazionale rispetto a quelli della intera città. La TyssenKrupp cura da vicino da sempre gli interessi dei propri azionisti ed in caso di conflitto non ha dubbi da che parte stare. La città non può che avere un rapporto di collaborazione seria, di correttezza ma anche di autonomia dalla multinazionale con cui deve confrontarsi con puntualità, non confondendo gli amministratori in carica gli interessi dei lavoratori da difendere e quelli più ampi della città con quella sorta di subordinazione culturale e spesso di ammiccamenti che ha fin qui sempre caratterizzato gli inquilini di Palazzo Spada.

È Di Girolamo che forse non ha ancora compreso il proprio ruolo ma la critica crescente nei suoi confronti lo obbligherà presto a svegliarsi dal suo torpore e riprendere in mano il ruolo di garante della salute pubblica cui ha fin qui abdicato, perché neanche i bambini credono alle sue favole sulle classifiche manipolate e ridono soltanto di fronte alla barzelletta da cui risulterebbe che l’aria che respiriamo a Terni e la nostra situazione ambientale sarebbe migliore di Rimini, centro mondiale di cure marine in riva all’Adriatico!”.

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