Terni, vertenza call center, lettera aperta dei lavoratori che non scioperano

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un call centerLo sciopero della maggior parte dei lavoratori dei call center Key4Up e Overing fa avanti ma oggi a far sentire le proprie ragioni sono i dipendenti che non hanno aderito allo sciopero che hanno scritto una lettera aperta. Nel pomeriggio le rsu dell’Ast avevano invece espresso solidarietà ai lavoratori in sciopero.

La lettera dei dipendenti del call center Key4Up che non hanno aderito allo sciopero:

“Cara Terni,

in riferimento agli articoli di accusa pubblicati contro il call-center k4up ci sentiamo in dovere di chiarirne alcuni contenuti . Chi scrive è chi ha visto nascere crescere inginocchiarsi e rialzarsi questa azienda e che può urlare a gran voce che mai è mancato lo stipendio.

L’ambiente lavorativo ha di certo subito negli ultimi tempi negative variazioni non imputabili alla proprietà che hanno avuto importanti ripercussioni ultime delle quali il pagamento di metà stipendio e la fine del rapporto con una delle committenti.

In un momento storico in cui le aziende non assumono , non pagano per mesi ed infine chiudono, un posto di lavoro come questo, che non dimentichiamoci rappresenta una grande realtà per la nostra piccola città che paga, aiuta dipendenti e operatori e si impegna a garantirne la sopravvivenza, va assolutamente salvaguardato.

Così come va difeso il direttore che a differenza di altri lascia la sua porta aperta come ha sempre detto e fatto a tutti quelli che per motivi lavorativi e/o personali hanno la necessità di chiarirsi o semplicemente sfogarsi.

Ci sentiamo quindi in dovere di invitare i nostri colleghi a riflettere e ad aprire quella porta per trovare un punto di incontro.

Grazie K4UP”.

RSU AST Oggi le rsu dell’Ast hanno espresso “solidarietà e supporto alle lavoratrici ed ai lavoratori del call center Key4Up, che in queste ore stanno affrontando una legittima protesta a salvaguardia dell’occupazione e del salario che in parte gli viene negato. Auspichiamo, attraverso gli interventi necessari da parte di chi ha titolo e responsabilità, un buon esito della vertenza, confermiamo la nostra disponibilità ad affiancare ed a sostenere le iniziative di lotta che le lavoratrici ed i lavoratori intenderanno mettere in atto”.

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  • bonanza

    Ci vedo molta paura nella lettera, sappiate che non e’ decidendo di non scioperare che le aziende hanno un occhio di riguardo. Per loro contano solo i soldi e non guardano in faccia a nessuno.