Trapiantato in un bambino ternano il cuore del bimbo ucciso dal padre poliziotto

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Ivan e Gianluca IrreraGianluca Irrera, bambino di 7 anni, è morto venerdì scorso ma il suo cuore non ha smesso di battere: ora pulsa nel petto di un bambino ternano malato e che era da tempo in attesa di un trapianto.

Gianluca è stato ucciso dal padre, un poliziotto palermitano che, in un momento di lucida follia, ha impugnato la pistola d’ordinanza e ha fatto fuoco contro il figlio e poi contro se stesso, suicidandosi. “Il mio angioletto salverà altre vite umane” aveva dichiarato la mamma quando era ormai chiaro che non c’era più nulla da fare per suo figlio. E così è stato: gli organi del povero Gianluca hanno salvato 5 ragazzini, tra i quali Luca, un bambino ternano di 9 anni da tempo in attesa di un cuore.

Le cronache si erano già occupate di Luca e della sua famiglia (qui l’articolo). Il piccolo, affetto da cardiomiopatia dilatativa (una patologia che non fa funzionare bene il muscolo cardiaco) era ricoverato da oltre un anno all’ospedale Sant’Orsola di Bologna, attaccato ad una macchina che praticamente sostituiva il suo cuore. Da allora tutta la sua famiglia ternana si era trasferita nella città felsinea, rimanendo sempre vicina al bambino e sperando di poter prima o poi riportarlo a Terni.

Lunedì Luca ha ricevuto il cuore di Gianluca ed ora si trova in prognosi riservata ma le sue condizioni sono buone. Tra qualche tempo potrebbe tornare nella Conca.

Il fegato dello sfortunato Gianluca è stato impiantato, a Bergamo, ad un bambino di 4 anni colpito da epatoblastoma. Un rene è stato trasferito al Bambin Gesù di Roma per un dodicenne con uropatia malformativa, l’altro è stato impiantato all’ospedale infantile di Torino su un ragazzo di 13 anni con displasia renale. La vita di un ragazzo quindicenne affetto da fibrosi cistica ricomincia invece a Padova grazie al trapianto di polmoni.

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