Vescovo Paglia: ”Il Papa mi chiede di partire e io obbedisco. Ho chiesto di amministrare ancora diocesi”

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“In me si affollano una marea di sentimenti ed emozioni, il Papa mi chiede di ripartire e di fare i bagagli per andare altrove, io obbedisco”: il vescovo di Terni, Narni e Amelia, monsignor Vincenzo Paglia, nominato oggi da Benedetto XVI presidente del Pontificio consiglio per la famiglia, ha parlato così ai propri fedeli. L’annuncio è stato dato questa mattina nel Duomo di Terni, in contemporanea con il Vaticano.

“Terni, Narni e Amelia – ha detto monsignor Paglia – rimangono un pensiero fisso. Sono stato e resto vescovo di una sola diocesi, questa, che porterò sempre nel cuore. Non spezzerò mai la catena che mi lega”. Monsignor Paglia ha quindi annunciato che chiederà “di continuare quanto necessario come amministratore apostolico della diocesi, perché ci sono ancora alcune cose da terminare qui”. Quindi non sembra un vero addio ma l’annuncio di un distacco lento e graduale.

“Papa Benedetto – ha detto monsignor Paglia – mi dice di tornare a Roma mentre si trova in mezzo alle famiglie terremotate dell’Emilia. Non è un fatto casuale, ma significa che dovrò seguire le orme di Benedetto nelle frontiere più problematiche e la famiglia è una di queste. Cercherò di seguire l’insegnamento di Benedetto e di Giovanni Paolo II, che istituì il Pontificio Consiglio della famiglia proprio pochi giorni dopo aver visitato Terni e poco prima dell’attentato che lo colpì”.

Monsignor Paglia ha spiegato di considerare il nuovo compito “come una missione, un impegno da affrontare con fatica ma anche con coraggio. La famiglia è un tema che riguarda tutto il mondo ma anche la Chiesa, un punto di riferimento per tutti. Il compito è quello di renderla stabile e rendere così stabile tutta la società. Bisogna rendere la famiglia inossidabile, di acciaio inossidabile”. Il vescovo ha fatto poi riferimento a San Valentino, patrono di Terni. “Prima di me – ha ricordato – è stato chiamato a Roma per aiutare la famiglia. Valentino resta per me l’esempio di vescovo”.

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