5 stelle: “Silenzio del sindaco sulla proposta per salvare Terni è schiaffo in faccia a famiglie e imprese

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A un mese dalla conferenza stampa in cui il movimento 5 stelle di Terni ha presentato la sua proposta per far uscire la città dal dissesto finanziario, nessuna risposta ufficiale è ancora arrivata da parte del sindaco Leopoldo Di Girolamo.

Per i pentastellati tutto ciò è uno schiaffo in faccia a famiglie e imprese, come spiega il capogruppo Thomas De Luca, affidando le proprie parole al comunicato seguente:

“Abbiamo invitato il Sindaco a ragionare, smettendola di guidare duecento all’ora la città verso lo schianto. Una tregua per mettere in sicurezza la città dalla bomba sociale che esploderà a causa dei tagli in bilancio, dal deserto occupazionale conseguente all’innalzamento massimo della pressione fiscale.”

“Nessuna risposta. Di Girolamo è rimasto in silenzio, muto.”

“Un silenzio di pietra, impassibile, indifferente. Smentendo perfino il neo-capogruppo del Partito Democratico che aveva timidamente aperto le porte al dialogo. Uno schiaffo in faccia a famiglie e imprese che continuano a stringere i denti per andare avanti.”

“Tutto questo mentre l’assessore più importante della giunta del Partito Democratico è ancora agli arresti domiciliari, sospeso dal Prefetto e con a capo accuse pesantissime da parte della Procura di Terni. Un quadro che pone inquietanti interrogativi non solo sulle singole questioni contestate ma sull’intera manovra del predissesto, sulle politiche di bilancio fino ad ora portate avanti.”

“Ovunque in Italia il Sindaco avrebbe quantomeno rimosso l’assessore dal suo incarico, ma non nella “Repubblica popolare della Conca ternana”. Non c’è decenza, non c’è pudore con continue provocazioni alla magistratura, conferenze stampa tra gestori di servizi e Sindaco tutti appassionatamente protagonisti dell’Operazione Spada. Continuando a far finta che niente sia mai successo, che tutto sia un’allucinazione collettiva.”

“In questi ultimi giorni abbiamo avuto la piena dimostrazione dell’incompetenza assoluta del governo cittadino, incapace di entrare nel merito della discussione sul nostro Piano C. Incapaci di rispondere, incapaci di rivendicare le proprie scelte, incapaci di mettere due parole di fila sulla manovra più importante degli ultimi 30 anni. Fuggire dalla luce del sole, dal confronto pubblico per rintanarsi nei soliti teatrini.”

“Il Piano C lo porteremo avanti da soli inchiodandovi alle vostre responsabilità, fino all’ultimo centesimo. Ogni promessa è debito.”

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