Accusati di aver devastato il bar Sorriso nel settembre 2010. Assolti 17 tifosi pisani

Il 12 settembre del 2010, in occasione della partita di calcio Ternana-Pisa del campionato di Lega Pro, un gruppo di tifosi aveva fatto irruzione nel bar Sorriso antistante lo stadio Liberati e con bastoni, mazze da baseball, tirapugni e petardi avevano danneggiato gravemente mobili e vetrine del locale, oltre ad aver fratturato la mano della titolare.

Di questo fatto erano stati accusati 17 tifosi pisani, tutti di età compresa tra i 23 e i 46 anni, incriminati nel gennaio 2011 dal pm Barbara Mazzullo a conclusione delle indagini svolte dalla Digos che aveva portato all’arresto i supporter della squadra toscana. Secondo la ricostruzione degli inquirenti, gli ultras dei gruppi pisani “Sconvolts”, “Svitati”, “Wanderers”, “Kapovolti” e Rangers” erano giunti a Terni al solo scopo di compiere di atti criminosi un luogo ben preciso, e non per vedere il match tra Ternana e Pisa. A tal proposito avevano effettuato un sopralluogo del posto il giorno prima della partita. La domenica successiva, nelle prime ore della mattinata, sempre secondo la ricostruzione degli inquirenti, giunti a Terni, si erano subito recati al bar Sorriso, luogo di ritrovo dei tifosi rossoverdi prima delle partite, compiendo gli atti vandalici sopra elencati. Subito dopo, a bordo di vari pulmini e monovolumi noleggiati per l’occasione, erano ripartiti alla volta di Pisa arrivando nella città toscana alle 14 giusto in tempo per vedere la partita in diretta tv.

Oggi, a distanza di un anno e 4 mesi, il gup del tribunale di Terni, Pierluigi Panariello, ha assolto tutti e 17 tifosi del Pisa per non aver commesso il reato e perchè non sussiste il fatto facendo cadere le accuse a loro carico per i reati di lesioni e danneggiamento, per la violazione della normativa specifica in materia di contrasto alla violenza in occasione di manifestazioni sportive e infine, per il porto abusivo d’armi e di oggetti atti ad offendere. A suo tempo gli avvocati degli imputati avevano chiesto il rito abbreviato.

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