Aggredisce con un martello un autista d’autobus: giovane tunisino riconosciuto su Facebook e denunciato

“Te spacco la capoccia”, ha minacciato in dialetto ternano, quindi con un martello ha cercato di colpire la testa di un autista d’autobus che stava semplicemente lavorando. La follia premeditata e messa in atto da un tunisino 19enne è della scorsa settimana: un aggressione potenzialmente omicida scattata per un motivo assurdo. Dopo il tentativo di “spaccare la capoccia”, per fortuna andato a vuoto, il giovane è stato rintracciato dalla polizia grazie alle indicazioni dell’autista che non solo ha avuto la prontezza per difendersi, ma anche la capacità di “investigare” e risalire tramite Facebook al suo aggressore.

Tutto è iniziato alle 17,25 del 6 marzo alla fermata di Montefiorino, nei pressi del centro commerciale Pianeta di Terni. Il giovane ha chiesto all’autista del trasporto urbano di aprire la porta anteriore poiché voleva scendere da lì essendo a lui più vicina: l’autista ha risposto che non era possibile e che doveva uscire da quella centrale che era stata già aperta. Il ragazzo è quindi sceso dalla porta centrale insultando più volte l’incolpevole autista.

La cosa sembrava finita lì, con un’assurda aggressione verbale; la follia vera e propria stava invece per scattare poco dopo. Alle 18:00, quando l’autobus ha compiuto il percorso inverso, il ragazzo è risalito alla stessa fermata dall’altra parte della strada. Questa volta accompagnato da un gruppetto di giovani e soprattutto brandendo un martello. Con rabbia ha minacciato l’autista ringhiandogli: “Te spaccco la capoccia”, quindi ha tentato più volte di colpirlo alla testa. Colpi che sarebbero stati devastanti ma che, fortunatamente, l’autista è riuscito a schivare con il braccio. Una passeggera che stava assistendo all’inquietante scena ha chiamato il 133 e a quel punto il tunisino, avendo sentito che stava per arrivare la polizia, è sceso dall’autobus seguito dagli altri. L’autista a quel punto gli ha chiesto il motivo di quel violento gesto e il ragazzo risalendo solo per un attimo sull’autobus gli ha risposto: “Tu devi fare quello che ti dico” e poi è scappato.

Quando è arrivata la pattuglia della polizia, gli agenti hanno raccolto le testimonianze dei passeggeri ma ormai del ragazzo non c’era traccia. L’autista aggredito non si è però perso d’animo e successivamente ha cercato informazioni riuscendo a risalire al probabile nome del giovane, poi lo ha riconosciuto dal profilo Facebook. Ha quindi riferito tutto agli agenti che hanno convocato il ragazzo in questura.

Il giovane, un 19enne tunisino regolarmente residente a Terni, ha ammesso di essere l’autore delle minacce e dell’aggressione: ha raccontato che si è sentito vittima di un sopruso da parte dell’autista per non aver aderito alla sua richiesta e di essere perciò andato a casa, di aver preso un martello e chiamato dei suoi amici per assistere a quella che secondo lui era una rivendicazione di un suo diritto.

Parlando con i poliziotti, si è probabilmente reso conto di quello che ha fatto e ha dichiarato di volersi scusare con l’autista, tentando di attribuire il suo gesto al periodo particolarmente stressante che stava attraversando. E’ stato denunciato per ingiuria, minaccia pluriaggravata e interruzione di pubblico servizio.

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