Allarmante inquinamento dell’aria a Le Grazie ma da comune e sindaco nessun provvedimento

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Passeggiando per il verdeggiante parco Le Grazie, tra anziani paciosi che leggono il giornale e bambini indaffarati su altalene e cavalucci non si può immaginare di correre pericoli per la propria salute. Invece, anche quell’angolo di natura sottratto all’asfalto e al cemento, nasconde un’insidia per i polmoni. Ci si guarda intorno e si vede una graziosa vegetazione, ciò che non si percepisce è l’aria inquinatissima, satura di polveri sottili. In tutta la zona del quartiere Le Grazie i livelli di Pm10 sono troppo alti da mesi. E’ l’Arpa Umbria, che monitora la qualità dell’aria in varie zone della città, a registrare dati allarmanti.

Rilevazione di PM10 (µg/m3) media 24h della stazione di Le Grazie - Arpa Umbria

Com’è possibile vedere in questo grafico, negli ultimi 30 giorni, 22 volte il livello di polveri sottili ha sforato il limite giudicato accettabile dalla legge. In alcuni casi (29 dicembre, 1, 12, 18 e 19 gennaio) si è arrivati a doppiare quel limite. Se allarghiamo il campo, dal primo novembre 2011 ad oggi 26 gennaio (un totale di 87 giorni), il limite di Pm10 tollerato dalle norme è stato oltrepassato 50 volte. In altri termini, in circa il 60% dei giorni è stato registrato un inquinamento dell’aria troppo elevato.

Questi dati sembrano dipingere una situazione preoccupante che richiede un immediato intervento per capirne le cause e adottare tempestivi rimedi. Gli amministratori comunali non sembrano però di questo avviso. L’unico provvedimento preso per contrastare questo inquietante fenomeno, che riguarda non solo Le Grazie ma in minor misura anche altre zone della città, è infatti l’ordinanza delle targhe alterne.

Nell’ordinanza emessa dal sindaco Di Girolamo il 29 novembre scorso per “prevenire fenomeni acuti di inquinamento atmosferico da Pm10″ si legge che: “il traffico rappresenta una delle principali cause dell’inquinamento atmosferico nel Comune”. Per questo si è adottato un provvedimento che limita la circolazione fino al 31 marzo. La cosa davvero singolare è che questo sia stato in vigore solo per due settimane (quindi quattro giorni complessivi: il 5 e 6 ed il 12 e 13 dicembre) per poi essere di volta in volta sospeso e ripristinato solo dopo un mese e mezzo, in questa ultima settimana.

Non possono non sorgere dubbi e perplessità di fronte alle sospensioni della circolazione a targhe alterne (cioè l’unico provvedimento adottato con il dichiarato scopo di contrastare “fenomeni acuti di inquinamento atmosferico da Pm10”) nonostante la grande quantità di polveri sottili nell’aria. Davvero non trova spiegazione l’emanazione di un’ordinanza per limitare il traffico e la sua continua sospensione nonostante l’eccessivo inquinamento. Ancor di più non si comprende l’inerzia e l’immobilismo nell’ignorare il problema delle alte concentrazioni di Pm10 nell’aria: nessun’indagine per comprendere le cause e di conseguenza nessun provvedimento se non appunto quello inspiegabilmente “ad intermittenza” delle targhe alterne.

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