Amelia, sabato sarà inaugurato l’Emporio della solidarietà della Caritas

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EmporioTutto pronto per l’apertura ad Amelia, dell’Emporio della solidarietà, il secondo della Caritas ternana dopo quello nel Capoluogo. L’Emporio, che aprirà ufficialmente sabato alle 16 alla presenza di padre Giuseppe Piemontese vescovo di Terni-Narni-Amelia,  di Gianpiero Bocci  sottosegretario al Ministero dell’Interno, Angela Pagliuca Prefetto di Terni,  Laura Pernazza  sindaco di Amelia,  Luigi Carlini presidente della Fondazione Carit, è solo una parte di un progetto più grande.

Fa infatti parte di quella che appena ultimata diventerà la Cittadella della solidarietà, l’opera-segno annunciata in occasione dell’avvio dell’anni Giubilare e che sarà dedicata a don Sandro Bigi, sacerdote amerino recentemente scomparso. L’Emporio sorge, grazie ad un contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Terni e Narni e della Chiesa diocesana, nei locali di via della Repubblica 28 in Amelia, messi a disposizione dalla parrocchia di San Francesco, dove nei locali dell’ex Ospedaletto, struttura del XV secolo, primo nosocomio amerino, rifugio “pe’ poveri e pellegrini”, sorgerà poi la Cittadella. Lo stabile dove è situato l’Emporio è composto da tre piani, ha un cortile interno e due entrate, una sulla via principale della città di Amelia e l’altra sul lato opposto. L’intero immobile da ospedale cinquecentesco per i poveri e pellegrini diventerà la Cittadella della Solidarietà, struttura poliedrica per rispondere a bisogni diversi dei poveri e delle persone in difficoltà. In particolare sarà avviato un servizio socio-assistenziali, a carattere residenziale e semi-residenziale diretto a soggetti in età minore, con particolare riferimento a minori stranieri non accompagnati di età che va dai 16 ai 18 anni; un centro di accoglienza per i neo maggiorenni che da minorenni sono stati accolti nel centro per minori, così da poterli assistere e guidarli nella loro autonomia e indipendenza acquisita con la maggiore età ; uno spazio per l’accoglienza dei pellegrini ; l’Emporio della solidarietà amerino; laboratorio sartoriale delle donne immigrate che è già attivo in Amelia.

L’emporio della solidarietà è punto di riferimento per molte persone in difficoltà che attraverso questo servizio hanno la possibilità di avere generi di prima necessità, recandosi in quello che è un vero e proprio market e ottenendo con una scheda a punti ciò di cui hanno bisogno. Una distribuzione gratuita di beni, capace di sostenere in maniera efficace persone e famiglie in difficoltà e un aiuto contro il disagio e l’emarginazione sociale. Una modalità che intende migliorare l’attenzione alla dignità di coloro che si trovano nel bisogno consentendo di prelevare generi alimentari e beni di prima necessità, reperiti attraverso raccolte organizzate o forniti da benefattori, di cui la famiglia ha bisogno e di cui può usufruire in  base al credito economico di cui si dispone, permettendo alle persone di soddisfare in maniera dignitosa i propri bisogni.

“L’iniziativa – spiega un comunicato – non nasce nell’ottica dell’assistenzialismo; intende invece far leva sulle risorse delle persone e sulle loro capacità, sostenendole nel loro percorso”. Il progetto dell’emporio solidale di Amelia e Narni nasce con l’obiettivo di dare aiuto ad una comunità provata dalla crisi economica. Circa 500 soggetti tra nuclei familiari, anziani soli, invalidi, divorziati, donne sole con bambini, immigrati, si sono rivolti nel 2014 ai Servizi sociali del Comune di Amelia, all’Ufficio di cittadinanza ed alle associazioni di volontariato presenti sul territorio (Caritas, Cisom, Arci Casa del Sole ecc), sono stati distribuiti 160 pacchi alimentari, serviti 3560 pasti alla mensa Caritas, circa 300 sono state le domande per accedere ai contributi regionali per il pagamento bollette Enel e Sii, più di 2000 accessi al Centro per l’impiego. I beneficiari saranno le persone che si rivolgono ai Servizi sociali del Comune di residenza ed ai centri di ascolto della Caritas diocesana, delle Caritas parrocchiali e di altre eventuali associazioni assistenziali. Valutata la presenza dei requisiti previsti per il rilascio del credito di spesa, verrà consegnata loro una tessera a scalare, caricata a punti che coprirà un periodo di tempo stabilito. A credito esaurito verrà esaminata l’opportunità o meno di ricaricarla.

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