Asl4 ha pubblicato il nuovo bando per affidamento servizi sociosanitari, esulta Melasecche

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E’ stato emanato il più volte annunciato bando della Asl4 per riaffidare i servizi sociosanitari di assistenza residenziale e domiciliare della provincia di Terni. Si tratta della prima gara di appalto dopo 13 anni da quella vinta (e la cui scadenza è stata più volte prorogata) dal consorzio Ati guidato dalla cooperativa Actl.

L’importo del bando è pari a circa 45 milioni di euro, che sale a quasi 75 milioni in virtù del fatto che la durata di 3 anni è prorogabile dalla Asl per ulteriori due anni (circa 15 milioni di euro all’anno). Si tratta di una bando europeo a procedura ristretta: le singole aziende o i consorzi per partecipare al bando dovranno superare una prima selezione basata sul rispetto di alcuni requisiti che comprendono il possesso (già esistente o da realizzare immediatamente dopo l’aggiudicazione) di una sede operativa in provincia di Terni, un fatturato negli ultimi 3 anni superiore ai 46 milioni di euro e varie certificazioni. Nel bando è stata prevista la clausola di salvaguardia del personale in carica: chiunque vinca dovrà impegnarsi a mantenere i dipendenti che già lavorano prestando quei servizi.

Di questa notizia si rallegra il consigliere comunale Udc, Enrico Melasecche: “Il muro della rendita di posizione di chi ha fin qui gestito al riparo dalla concorrenza cifre enormi, decine e decine di milioni di euro in barba alle leggi in materia e ad un mondo che era cambiato da tempo sta per crollare. Se sarà vera trasparenza lo vedremo entro breve”. Con una nuova aggiudicazione “ci guadagneranno innanzitutto coloro che hanno necessità di rivolgersi al servizio pubblico, ci guadagneranno le finanze pubbliche. Ci guadagneranno i dipendenti delle attuali cooperative che si sentiranno meno imbrigliati in un meccanismo nel quale non erano molti liberi di esprimersi, di lavorare in assoluta  professionalità. Ci guadagnerà il merito, valore a cui crediamo perché portatore di progresso rispetto alla conservazione che per ben tredici lunghissimi anni ha fatto aggio con grande prepotenza sulla città. Certo – continua Melasecche – se alcuni padroncini delle cooperative non riusciranno più ad accumulare patrimoni immobiliari milionari e potere vero e duro, elettorale, di manovra, ma non solo, ce ne faremo una ragione”.

Melasecche annuncia quindi “saremo vigili affinché tutto non finisca come è accaduto al CAOS in cui il ‘cerchio magico’ ha ancora una volta deciso tutto in modo da non cambiare alcunché. Anche perché ci auguriamo che costituisca un primo passo verso quella libertà di scelta da parte delle famiglie dei disabili che, nei casi previsti, contribuendo con propri sacrifici al costo delle prestazioni, hanno un diritto sacrosanto, come peraltro hanno chiesto, di decidere autonomamente a quali operatori rivolgersi. Imporre loro imprese ed operatori non è indice né di trasparenza né di civiltà”.

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